
Spesso ci dimentichiamo che il metodo Montessori si rivolge quasi più ai genitori che ai figli. È modificando la relazione tra genitore e bambino che si creano le condizioni per una pedagogia attiva e una crescita improntata all’autonomia e all’autostima. Nei libri di Maria Montessori troviamo molti gli spunti su cui riflettere per educare i bambini in modo sereno, sia per i bambini sia per i genitori. Proviamo a riassumere i principali consigli di Maria Montessori ai genitori.
Non interrompere le attività dei bambini
Ricordo l’occasione in cui ho visto questo principio messo in pratica e come genitori mi sono scontrata con il divario tra teoria e pratica. Eravamo all’open day della scuola primaria, una insegnante aveva condotto il gruppo di bambini in biblioteca dove i piccoli erano stati invitati a guardare e sfogliare i libri. Passati alcuni minuti noi genitori abbiamo richiamato i bambini per proseguire il percorso e l’insegnante ci ha risposto: “Non vedete che non sono ancora pronti? Questa attività li ha interessati molto, quando avranno esaurito la concentrazione verranno.”
Come mamma ho riflettuto molto su come rispettare le loro attività e conciliarle con i ritmi di una normale giornata in famiglia, ma è un punto importante: se non sono pronti lo manifesteranno con i capricci o uno sfogo di rabbia.
Essere sempre cortesi
Nessun genitore crede di essere scortese con i propri figli, ma basta chiedersi se parliamo con loro come con i nostri partner per avere qualche ripensamento. La cortesia non è solo una forma di buona educazione che insegniamo ai nostri figli con l’esempio, ma la prima forma di rispetto: se li trattiamo da persone meritevoli di rispetto, loro faranno lo stesso con se stessi e con gli altri. Rispolveriamo i ‘grazie’, ‘per favore’, e le normali regole di cortesia a sfavore di ordini e toni bruschi.
Creare le condizioni per favorire l’autonomia
Ci rendiamo conto che qualcosa non va nelle condizioni che abbiamo creato in casa se siamo spesso costretti a richiamare i bambini per le loro mancanze. Perché la felpa è sempre in giro per la casa? Siamo sicuri che ci sia un posto preciso dove metterla appena rientrati da scuola? Perché i bambini impiegano tanto a vestirsi? Siamo sicuri di avere un armadio ben organizzato in modo che trovino e accedano facilmente a tutto?
Non sostituirsi ai bambini nelle attività
Tutti insegniamo ai nostri figli a compiere le azioni più frequenti: rifare il letto, abbottonarsi la giacca, allacciare le scarpe, pulire uno specchio ecc. Ma quando c’è fretta o vediamo un lavoro fatto non come vorremmo noi, capita di intervenire e fare le cose al posto dei bambini. Se una attività non è stata fatta o non è stata fatta bene, bisogna intervenire a monte e non sul risultato. Abbiamo spiegato bene l’azione passo per passo? Abbiamo lasciato il tempo e la tranquillità necessari? Abbiamo veramente favorito l’autonomia?
Favorire la crescita su più livelli
Proviamo a riflettere su qual è la risposta più frequente alla classica domanda: “Cresce bene il tuo bambino?” Spesso rispondiamo con i dati del peso e dell’altezza, ma favorire la crescita non è solo questione di riempirli di cibo, esattamente come a scuola non vanno considerati vasi vuoti da riempire. I bambini sono persone con fasi di crescita che riguardano tanti livelli: linguaggio, autonomia, pensiero logico, manualità, ecc. Ogni fase della crescita ha bisogni specifici che il bambino ci mostra: come genitori dobbiamo stare attenti, riconoscere i bisogni e favorirne lo sviluppo in ogni modo.
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