Per i bambini non è immediato capire che cosa accade in loro quando hanno una reazione forte, un attacco di rabbia. Noi li aiutiamo dando un nome all’emozione, invitandoli a parlare e riflettere sul loro comportamento, ma nell’età fra i tre e gli otto anni per loro è molto difficile riuscire a guardarsi da fuori. Proviamo a parlare di rabbia con un libro? Fabio Spaccatutto potrebbe essere un libro da cui iniziare.
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Un bambino che si arrabbia spesso
Fabio è un bambino che si arrabbia spesso. Non conosciamo l’età, ma sappiamo che va a scuola. Se un compagno gli prende l’evidenziatore, lui si arrabbia e finisce in castigo. La punizione non lo aiuta a riflettere sul suo comportamento e quando la maestra lo rimanda al posto lui guarda i compagni in cagnesco perché si sente deriso. Sarà l’incontro con un allenatore di rugby a convincerlo che la rabbia è una forza che può essere incanalata e trasformata in energia da usare al momento giusto.
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Descrivere la rabbia
Fabio Spaccatutto descrive la rabbia come un missile che sta per partire, un vulcano e un bricco del latte che deborda. Molti altri libri sulla rabbia usano immagini di fantasia per raccontare cosa accade in quei momenti in cui si sta perdendo il controllo. Ho notato che c’è un ripetizione frequente di queste metafore, che in effetti aiuta a prendere consapevolezza e chiedersi se è ciò che accade anche a noi.
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Cosa succede a un bambino che si arrabbia?
Mi ha sorpreso leggere tra le recensioni di Amazon un genitore che lamenta un linguaggio non adatto ai bambini. Ho ripreso in mano il libro e l’ho riletto una seconda volta per capire dove fossero questi termini incriminati. Quando l’autore riporta i pensieri di Fabio usa le parole arrabbiate di un bambino, che forse sono anche già filtrate perché i termini che troviamo sono “schifosi”, “porca vacca”, “incavolato”. Un bambino che si arrabbia pensa davvero così! Se proponiamo libri distanti dalla realtà, l’effetto di immedesimazione non parte e la lettura non darà nessun frutto.
Imparare a gestire la rabbia
Dopo la prova di rugby e il primo scontro sul campo, l’allenatore parla a Fabio e gli spiega che anche lui da bambino aveva attacchi di rabbia ma poi ha capito che era una energia da incanalare e lo sport lo ha aiutato molto. Fabio alla fine del libro riflette arriva a delle conclusioni che per noi sono invece gli spunti da prendere come inizio di un percorso:
- un bambino che ha attacchi di rabbia non è cattivo
- la rabbia è una reazione che si può controllare
- le relazioni con i compagni che lo hanno visto reagire male possono ricominciare con l’atteggiamento giusto
- ciò che porta agli attacchi di rabbia è una forte energia che usata nel modo giusto è una marcia in più
Fabio Spaccatutto
di Guido Sgardoli
Giunti Junior
Età di lettura: dai 7 anni
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