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30 Maggio 2019 by Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI

Una brava mamma è serena non perfetta

Essere una brava mamma
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Come si diventa una brava mamma? Onestamente non l’ho mai scoperto. Ho letto tanti libri su come educare i figli, come aiutarli a crescere, come intervenire di fronte ai problemi, ma non sono riuscita a diventare una mamma perfetta. Di fronte alle scelte che mi ha posto la maternità, ho scelto di essere una mamma serena dimenticando gli ideali che avevo letto nei libri.

C’è un detto popolare di cui non ricordo le parole esatte ma dice più meno così: senti tutti le opinioni e poi fai di testa tua. Nel mio caso sarebbe meglio dire: poi segui il tuo stomaco. A volte è difficile prendere delle decisioni se hai in testa un’idea di come dovrebbe essere la mamma perfetta, ma forse questi modelli sono poco coerenti con la vita di oggi. Raggiungeremo gli obiettivi più lentamente, ma per me è importante farlo sereni. 

Lavoro o resto a casa?

Dopo la prima gravidanza è arrivato il primo grande dilemma: restare a casa con il mio bambino o tornare a lavorare? Sui due piatti della bilancia c’erano tanti aspetti e non è stata una decisione semplice. Mi ha aiutato un’amica che ha detto: cosa pensavi di tua mamma a casa mentre tu eri all’asilo? Ricordo benissimo cosa pensavo: ero convinta fosse triste perché era da sola, anche se lei invece stava benissimo. Scegliere di tornare al lavoro è stata la prima decisione da mamma che vuole essere serena più che perfetta. A conti fatti è stata la scelta giusta.

Centro estivo o estate a casa?

Sono passati anni dalla primo dilemma da mamma, ma non sono ancora finiti. In questi anni ce ne sono stati tanti: sulla scuola, sullo sport, sulla conquista di autonomia da parte dei figli. Oggi mi chiedo se sono egoista a scegliere di mandare il figlio più piccolo al centro estivo invece di tenerlo a casa. Per lui credo sia meglio andare a giocare con i coetanei invece di stare in casa. La cosa certa è che se io ho delle ore per me sono più serena e disponibile alle sue richieste. 

Prendere decisioni pensando alla propria serenità fa sentire un po’ colpa, ma non dovrebbe. Io credo che se la scelta fatta non è deleteria per nessuno, si anche abbandonare l’idea della perfezione e fare ciò che ci fa sentire sereni. Cosa ne pensate?

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