
Essere madre comporta una gran quantità di problemi. Sicuramente ci sono sempre stati per le donne di ogni epoca e quello che cambia è solo il modo in cui li si affronta. Bambini da crescere, difficoltà a conciliare famiglia e lavoro, un problema dietro l’altro. Se capita anche voi e vi sentite una pessima madre, tenete pronto uno di questi libri di emergenza: il genere Mom-lit è quello stile ironico che vi tirerà su di morale.
Storie di mamme divertenti
Le Bridget Jones sono diventate mamme! È così che si potrebbe riassumere questo genere letterario. Se vi siete riconosciute nelle disavventure di Bridget Jones, potete farvi un’idea di cosa vi riservano queste nuove mamme scrittrici. È finita l’epoca delle mamme con i sensi di colpa, finalmente si ride del proprio essere imperfette.
Nonsolomamma di Claudia de Lillo è stato il primo libro che ho letto si questo genere. Vorrebbe essere precisa ma non ci riesce, vorrebbe dedicarsi al suo lavoro ma c’è sempre qualche disavventura con i figli. È una mamma come tante, ma con uno stile ironico comune a poche.
Le mamme ribelli non hanno paura ha fatto conoscere l’ironia di Giada Sundas che aveva già conquistato Facebook dove cura una pagina molto seguita. Ha una grande capacità di far ridere partendo dalle piccole cose, incidenti e disavventure che possono capitare a ogni mamma e chissà che non ci insegni a cambiare modo di viverle.
Mamme coraggiose per figli ribelli è il secondo libro di Giada Sundas. Il tema questa volta è ricco di aspettative: i terribili due anni della figlia! L’imperfezione è l’unica regola universalmente valida per affrontare la crescita dei figli. È l’insieme di tutti questi istanti imperfetti ed esilaranti a rendere le mamme sempre più coraggiose e i figli meravigliosamente ribelli.
Come non odiare tuo marito dopo i figli. L’autrice di questo ironico e persuasivo memoir era convinta di aver sposato l’uomo giusto: moderno, pronto a condividere le fatiche e i doveri della vita coniugale. È bastato però l’arrivo di una bambina, con tutte le nuove incombenze che l’avvenimento porta con sé, per vederne, all’improvviso, i difetti: Tom era distratto, pigro, troppo spensierato… in una parola, assente. Dopo essersi rivolta a psicologi, terapeuti di coppia, e ormai a un passo dal divorzio, Jancee decide di fare un ultimo tentativo e prova a ricostruire il proprio matrimonio completamente. Ci riesce, proprio con l’aiuto dell’uomo che l’ha cacciata in questa situazione, il quale, inaspettatamente e nonostante i “difetti”, si rivela il più prezioso alleato.
Guarda che sono due. “Le mamme del secondo giro impari a riconoscerle in fretta. Sono quelle che arrivano sempre in ritardo, quelle che quando le inviti a casa si siedono subito sul divano, quelle che se le hai invitate a cena, a fine serata, se non ce n’è proprio bisogno, non si alzano per aiutarti a sparecchiare. Quelle che rimandano appuntamenti, perdono pezzi, dimenticano in giro le cose e dormono a comando. Sì, sono le mamme stanche. Ma sono anche quelle che sorridono di più.”
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