Tra i romanzi che parlano di donne ho una preferenza per le storie di rinascita che raccontano grandi cambiamenti. Mi piace consigliare libri da leggere su donne forti che in un certo momento hanno sentito il bisogno di cambiare vita e raccontano come ci sono riuscite. Alla mia collezione privata di romanzi sull’essere mamma, posso aggiungere un libro appena letto che mi è piaciuto molto: La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola di Raphaëlle Giordano.
“Non è mai troppo tardi per essere felici
La mia professoressa di filosofia al liceo ripeteva spesso: “Non fossilizzatevi! Cercate il cambiamento.” Erano gli anni in cui era appena uscito il film L’Attimo Fuggente che portava avanti il concetto di cambiamento come occasione per cambiare prospettiva. Ve lo ricordate Robin Williams che suggeriva agli studenti di mangiare con la mano sinistra?
Quando hai 16 anni l’idea di cambiare per te coincide con il futuro, ancora non ci pensi ma sai che in fondo cerchi stabilità (lavoro sicuro, famiglia, casa) non il cambiamento, quello arriva da solo negli anni e tu un giorno ti ritrovi come la protagonista di questo libro: sommersa da tutto, imbrigliata in situazioni complicate. Si può cambiare, è questo che ci ricorda il libro.
La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola
Ci sono giornate in cui tutto va storto. È così per Camille, quando sotto un incredibile diluvio si trova con l’auto in panne e senza la possibilità di chiamare nessuno. Tutte le sfortune del mondo sembrano concentrarsi su di lei. Ma Camille non sa che quello è il giorno che cambierà il suo destino per sempre. Un uomo le offre il suo aiuto. Si chiama Claude, e si presenta come un «esperto abitudinologo». Le dice che lui è in grado di dare una svolta alla vita delle persone, di tirarle fuori da quelle abitudini noiose che finiscono a bloccarci come le sabbie mobili e ci tirano verso il basso.
Camille sulle prime non dà peso alle sue parole. Lei però sente il bisogno di cambiare qualcosa: vuole andare di nuovo d’accordo con il figlio ribelle e vuole ritrovare la sintonia di un tempo con il marito. Così decide di ricontattare Claude e di seguire le sue indicazioni. Per liberarsi delle caratteristiche negative c’è ogni giorno un semplice esercizio da compiere, un piccolo passo alla volta: ripercorrere le sensazioni di un momento felice, guardarsi allo specchio e farsi dei complimenti, contare tutte le volte che ci si lamenta durante la giornata.
Camille comincia a mettere in pratica questi consigli, e intorno e dentro di lei qualcosa succede. È un percorso a tappe che funziona e a noi che lo leggiamo sembra estremamente logico e credibile. Pian piano per Camille non è più così difficile parlare con suo figlio e riscoprire con suo marito i motivi per cui si erano scelti. Ma c’è una cosa ancora più importante che Camille ha imparato. Non c’è felicità se non la si divide con qualcuno. Questo è davvero l’ultimo tassello per fare di ogni giorno un giorno speciale, di ogni istante un istante da ricordare.
Cosa mi piace del libro
Lo sappiamo tutti che la felicità non arriva all’improvviso, quella è una fortuna ma non sempre si rivela positiva. Le vincite al lotto portano soldi ma non felicità, anzi a volte la portano via. La felicità per fortuna si può costruire: è un percorso che si conquista smontando le idee negative e soprattutto eliminando le reazioni nei nostri pensieri che portano a stare male.
Di questo libro mi piace che il percorso sembra davvero facile da copiare. Lo leggi e pensi che sia logico, che potrebbe funzionare davvero. Allora perché non provarci a cambiare la quotidianità in meglio? Non serve andare lontano o compiere azioni straordinarie. L’ultima volta che siete state felici avevate scalato forse una montagna? Secondo me eravate in una giornata qualunque, che si può ripetere. Forse questo libro può spiegarvi come fare.
Libri simili
Ho letto altri libri su come cambiare vita. Nessuno era così preciso sulle azioni da fare, spiegavano percorsi abbozzati che a volte inserivano troppe richieste impossibili per una vita normale (chi ce l’ha il tempo di andare in spiaggia alle cinque per vedere l’alba? da Milano sai la coda?). Ciò non toglie che siano letture piacevoli da cui si può prendere qualche spunto:
- Per dieci minuti di Chiara Gamberale (qui potete leggere la mia recensione)
- Il tuo anno perfetto inizia qui (qui la recensione)
La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola
di Raphaëlle Giordano
Garzanti
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