
La lezione del freddo è un romanzo scritto da Roberto Casati, filosofo italiano che si trasferisce per un anno con la famiglia nel grande freddo degli Stati Uniti. L’esperienza di vita sotto la neve diventa un racconto avvincente sugli esperimenti di Casati e la riflessione del rapporto con il freddo che stiamo perdendo.
Avevamo sentito un’intervista alla radio in cui intervistavano Casati. Mi aveva incuriosito il racconto della fatica di proteggersi dal freddo e di come fin da subito i vicini di casa li avessero riempiti di consigli per far fronte all’inverno. Amo la montagna e il freddo, ma sono consapevole che il vero freddo non è quello che posso provare in Trentino. Mi piacciono molto i racconti veri di esperienze al limite dell’esperimento e ho letto La lezione del freddo con vero piacere. Quello che non potevo prevedere era che mi sarei messa anch’io a fare esperimenti come Casati!
Trasferimento negli Stati Uniti per un anno
Casati, la moglie e le due bambine (e il cane!) si trasferiscono nel New Hampshire per un anno. Sanno che dovranno fermarsi per un periodo relativamente breve e questo determina i primi acquisti un po’ spartani per i mobili di cui avranno bisogno. Affittano una casa con il tetto azzurro e una stanza dedicata alla libreria che mi sognerò per molto tempo. Esplorano i dintorni finché la stagione lo permette, pur scoprendo presto che si tratta quasi solo di immensi boschi. Finché inizia il primo freddo e la famiglia si prepara.
Molti di noi non sanno cosa significhi veramente la parola freddo. Qualcuno lo ricorda dai tempi dell’infanzia quando si andava in campagna e non c’erano i caloriferi. Forse in molti abbiamo provato ad andare a sciare e rimanere senza acqua perché si era ghiacciata nel bagagliaio dell’auto. Alla fine tutti tornavamo a casa dove il riscaldamento è alimentato da impianti che non gestiamo direttamente, basta premere un bottone e la temperatura aumenta. Il freddo per noi appartiene a una bolla temporale che dura poco. Nel New Hampshire non è così!
Il freddo per raccontare il rapporto uomo-natura
Il romanzo racconta la loro esperienza dall’arrivo. Non è un vero diario con il limite di dover scrivere per forza qualcosa ogni giorno, ma un riassunto di esperimenti che Casati mette in atto per il gusto di esplorare il concetto di freddo e come questo modifica la vita dell’uomo. È la visione di un filosofo, tutt’altro che noiosa, ma molto interessante per riflettere su come sta cambiando il nostro rapporto con la natura partendo dall’analisi del freddo.
Gli esperimenti di Casati sono legati all’esperienza che ha l’opportunità di vivere. Prova a perdersi nel bosco, a lasciare meno impronte possibili sulla neve fresca, a coltivare stalagtiti, a fotografare i fiocchi di neve sul vetro. Poi ci sono le prove più difficili: accumulare sufficiente legna per scaldare la casa, trovare lo stratagemma per tenere il cane al caldo quando si sposta con loro, preparare scorte sufficienti in caso non si possa uscire di casa, muoversi senza auto.
Se vi piace la montagna, rimarrete stupiti di cosa vi siete in questi inverni camminando nei boschi pieni di neve!
Il mio primo esperimento ecologico ispirato dal romanzo è stato alleggerirci di carta. Ho eliminato cataloghi, riviste, vecchi documenti e mi sono messa a pesarli: 18,9 kg di carta! (sigh)
di Roberto Casati
Lascia un commento