
La fortuna di vivere a Milano ci permette di usufruire di teatri, mostre, musei ed eventi per bambini. Uno dei punti di orgoglio di Milano è il Teatro alla Scala dove ogni anno viene organizzato un programma di spettacoli per bambini. È una iniziativa molto sentita che permette alle scuole di accedere a date speciali per dare la possibilità ai bambini di vivere una grande opera. È un progetto di educazione al bello con lo scopo di avvicinare i bambini alle arti. Sono riuscita ad acquistare quattro biglietti per una rappresentazione dedicata alle famiglie e finalmente posso descrivere come sono questi spettacoli.
La musica classica, l’opera lirica non sono novità in casa nostra. Avevo già proposto ai miei figli qualche libri di opere per bambini. Come molti milanesi – e non solo – abbiamo seguito in televisione lo spettacolo di apertura della stagione il 7 dicembre. In Galleria Vittorio Emanuele, a pochi passi dal Teatro alla Scala, lo spettacolo del giorno di Sant’Ambrogio è stato trasmesso pubblicamente su un grande schermo con uno spettacolo di luci sulla cupola della galleria.
Ho trovato i biglietti per Il Barbiere di Siviglia riadattato per bambini. Dopo anni di tentativi sono riuscita a trovare i biglietti scontati: i bambini pagano 1 euro, proprio per agevolare il più possibile l’avvicinamento all’opera e alla musica (ci sono in programma anche concerti). Gli adulti che accompagnano i bambini pagano 5 euro. Con 12 euro siamo andati tutti alla Scala!
La scenografia era molto semplice: composta da pannelli mobili che riportavano le singole lettere del nome Siviglia. In vari momenti dello spettacolo i singoli pannelli venivano girati e compariva la camera di Rosina o la bottega di Figaro. Per aiutare i bambini a comprendere la storia, entrava in scena molto spesso un personaggio che commentava e spiegava (in rima!). La parte cantata era quasi un parlato, facile da comprendere ma senza nulla togliere alla bellezza della lirica. L’effetto di meraviglia sui bambini è totale! I bambini riconoscono subito le cose belle e le sanno apprezzare.
Mi sono girata a guardare gli spettatori sulle balconate e ho visto file e file di bambini appoggiati alla balaustra in rigoroso silenzio che seguivano l’opera, ridevano alle battute, applaudivano con entusiasmo. Se fosse rimasto anche solo un dubbio sul loro apprezzamento, è svanito immediatamente nella corsa agli autografi che hanno fatto a fine spettacolo. Se avete la possibilità di portare i bambini all’opera, fatelo! È una esperienza di ricerca della bellezza nell’arte che non capita spesso.
Consigli per portare i bambini all’opera
I miei figli sono abbastanza grandi da seguire uno spettacolo di un’ora e un quarto senza fatica. Ho visto qualche bambino più piccolo in difficoltà e se può essere utile vorrei suggerire qualche consiglio:
- spiegate ai bambini la storia prima che entrino a teatro, soprattutto se sono piccoli
- fermatevi a fare una merenda prima di entrare: non portate merende a teatro e nemmeno pancini vuoti che poi si lamentano
- personalmente consiglio lo spettacolo dopo i 6 anni
Informazioni pratiche
- Come ho raccontato non è facile trovare i biglietti scontati. Non tutti i biglietti costano così poco, ci sono diverse tariffe in base alla posizione. Annotatevi il giorno di apertura vendita biglietti e se potete andate personalmente a fare la fila: i posti migliori spariscono subito.
- Prenotate per i bambini posti in prima fila se trovate nelle gallerie. I posti dietro sono detti “di ascolto”. Potrete mettervi voi genitori e stare in piedi (ci sono le barre in alto a cui sorreggersi come in metropolitana).
- Ai bambini viene consegnato un pieghevole con alcune indicazioni sull’opera: illustrazioni, breve riassunto e disegni dei personaggi da colorare e ritagliare. È una attività in collaborazione con Giotto, all’uscita regalano anche un piccolo astuccio con colori e colla per terminare il lavoro creativo.
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Daniela, io sono andata ieri con i miei figli : sono rimasti entusiasti!anche io avevo spiegato loro la storia ed erano preparati. Attori bravissimi e il narratore poi… e sempre il teatro alla Scala vale la pena.
Che bello! Mi fa piacere che sia piaciuto anche a voi.