
Le etichette adesive per bambini sono molto utili per contrassegnare abiti e matite, ma ci sono tante altre occasioni in cui è utile averle in casa. Noi abbiamo usato le etichette con il nome anche per personalizzare i regali fatti a mano e i regalini per gli invitati alla festa di compleanno.
È proprio grazie al fatto di avere le etichette pronte in casa che mi sono potuta rendere conto di quanto sono utili in situazioni diverse. In questi mesi ho contato 10 occasioni in cui mi sono servite le etichette adesive.
1. Matite e altri accessori dell’astuccio
I primi due anni di scuola primaria dei miei figli sono stati una continua visita alla cartoleria di quartiere. Nella lista del materiale scolastico da comprare a inizio anno le insegnanti avevano indicato anche la marca che secondo loro era più indicata per ogni articolo. Questo vuol dire che in classe giravano set esattamente uguali: 23 gomme identiche, 23 temperini uguali, per non parlare di matite e pastelli. Le etichette sono state necessarie in quel periodo ma anche negli anni di scuola successivi. È vero che i bambini diventano più bravi a riconoscere i propri oggetti, ma alla prima moda il problema si ripresenta. In classe di mio figlio c’è stato il periodo dell’evidenziatore giallo, poi della penna con tanti colori e infine della classica matita rossa e blu.
2. Il libro di lettura da tenere in classe
Nell’ultimo anno sono stati fatti degli acquisti uguali per tutta la classe. Uno di questi è stato il libro di lettura da tenere a scuola. 23 Libri tutti uguali. Sembra che per leggere il nome all’interno si perdesse tempo e ci credo perché i bambini di sicuro riuscivano a giocare anche in quel momento. Abbiamo risolto con una etichetta carina da mettere all’esterno del libro.
3. Il flauto per musica a scuola
Lo strumento musicale uguale per tutti i bambini è stato il secondo acquisto di classe. 23 Flauti identici. Per ragioni igieniche non era assolutamente possibile scambiare lo strumento con quello di un compagno. Con la nostra bella etichetta abbiamo evitato il rischio di scambi, inoltre era così piccola e colorata che non dava fastidio sullo strumento nemmeno dal punto di vista estetico.
4. Burrocacao personale.
Durante l’inverno i miei figli usano il burrocacao, soprattutto quando c’è vento e molto freddo. Uno dei due era in una classe molto calda quest’anno e lo portava spesso a scuola. Inevitabilmente il burrocacao veniva perso, trovato dalle bidelle e messo in un cestino con altri uguali. Dopo i primi due burrocacao persi, siamo passati all’etichetta.
5. Ombrello
Credo che gli ombrelli siano gli oggetti più dimenticati a scuola, a volte sono anche facili da scambiare per errore, perché bene o male andiamo a fare gli acquisti negli stessi negozi. Problema risolto con una bella etichetta.
6. Occhiali da piscina
Parlando di oggetti facili da dimenticare in giro, gli occhiali da nuoto sono uno di questi. I ragazzi delle medie fanno piscina al posto di ginnastica, almeno per il primo anno. Mio figlio li ha dimenticati in piscina più di una volta. Provate a tornare in piscina e chiedere se per caso hanno trovato occhiali da bambino. Io l’ho fatto e ho scoperto che siamo tutti genitori parsimoniosi che comprano il necessario per il nuoto nello stesso negozio scegliendo tutti il modello economico. Etichetta anche qui!
7. Zaino della squadra
Se ci pensate, sono davvero tante le situazioni in cui i vostri figli hanno oggetti uguali identici ad altri bambini. Prendiamo il caso del basket: stessa divisa (nella stessa taglia perché le squadre si fanno per anno di nascita), stessa tuta, stesso zaino. Le ultime parole famose sono state: “Mamma, mi ricordo benissimo dove lascio il mio zaino”. Poi il gruppo whatsapp delle mamme è pieno di annunci di persi e ritrovati.
8. Borraccia dell’acqua
Senza uscire di casa ci sono molti oggetti uguali anche tra fratelli. I miei figli hanno ricevuto in regalo queste borracce per l’acqua. Ovviamente da quel momento le borracce che usano prima sono diventate obsolete e volevano usare contemporaneamente quelle nuove. Le portano in cortile o al parco. Le etichette sono state molto utili per evitare di scambiarle.
9. Pallone per il parco
Non sono una grande esperta di calcio, ma ormai lo sono su cause per litigi inutili tra bambini. La palla è un gioco che riesce a essere veramente aggregante: si fa subito gruppo se si propone di giocare a calcio. Il problema nasce quando si scopre che ci sono nello stesso parco altri palloni uguali. Questo che a me sembra semplicemente un pallone rosso e bianco è il premio di una raccolta di figurine sul calcio. Tanti bambini lo hanno richiesto e per quanto simili mio figlio non avrebbe mai scambiato il suo premio con quello di un altro.
10. Abiti per il cambio
A inizio centro estivo ho preparato il solito sacchetto con il cambio di vestiti. Avendo due figli entrambi maschi e non molto distanti d’età, mi capita spesso di scambiare i loro vestiti. A me le etichette servirebbero già in casa! Se penso a quante ne ho dovute cucire per il nido e la materna, posso dire con sicurezza che le etichette adesive sono una vera salvezza e la cosa più utile per una mamma in quegli anni.
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