
La Marion County School ha le idee molto chiare su cosa serva ai propri alunni: da settembre basta compiti a casa, sostituiti con 20 minuti di lettura al giorno. La decisione della dirigente scolastica Heidi Maier è una vera presa di posizione in una discussione che dura anni sulla reale utilità dei compiti a casa e ha scelto di abolirli in favore della lettura.
+
A conferma della decisione presa, questa è la scritta che primeggia sul sito della Marion County Public School. Leggere è ciò che i gli alunni della scuola primaria dovranno fare al posto dei compiti. La Maier ha dichiarato che i benefici dei compiti a casa non sono riconosciuti tali dalle ricerche effettuate, mentre gli effetti della lettura sembrano il vero propulsore dell’apprendimento.
Il sistema scolastico americano è diverso dal nostro e questo dovrebbe bastare a smorzare ogni tentativo di usare il caso di questa scuola per criticare i compiti scolastici. Io personalmente sono a favore: mai mi sarei potuta rendere conto di come si ponevano i miei figli di fronte allo studio e all’errore se non avessi avuto l’opportunità di sorvegliarli mentre facevano i compiti.
L’impegno a sostenere la lettura è la vera notizia di questo caso! La lettura è esercizio, è una passione che si esercita e che cresce con noi, seguendo ogni curiosità e ogni passione. I lettori forti nel nostro paese sono pochi. In una società che ha aspettative di vita sempre più lunghe è necessario occuparsi di come mantenere sveglio e attivo il cervello.
Sono tanti gli studi che dimostrano quanto sia utile la lettura costante e giornaliera per fronteggiare ansia, stress, depressioni. Un esempio viene proprio dalla ricerca italiana: “La lettura fa bene perché tiene impegnata la mente a livello cognitivo tant’è vero che viene utilizzata quasi come una terapia anche nei pazienti depressi – spiega Bernardo Carpiniello, docente di psichiatra all’Università di Cagliari e presidente della Società Italiana di Psichiatria – .Inoltre, serve ad identificarsi nei personaggi cosa che fa acquisire auto-consapevolezza”. E poi c’è il sollievo emotivo: “La lettura del libro giusto è come una forma di catarsi che permette di esprimere le emozioni represse cosa che rappresenta già un atto terapeutico”, conclude Carpiniello. I benefici della lettura vanno ben oltre la gestione dello stress, ma già questo vantaggio non è una carta da sprecare nemmeno quando parliamo di bambini.
Ben vengano allora notizie come questa scelta coraggiosa che ci ricorda quanto sia a lungo raggio l’educazione che dobbiamo dare ai nostri figli.
Fonte: Times
Lascia un commento