
In un percorso di educazione alimentare i giochi possono essere utili per conoscere meglio le caratteristiche degli alimenti, esplorarli e familiarizzare con diversi sapori e consistenze.
Se organizziamo un piccolo laboratorio di educazione alimentare, cosa possiamo proporre ai bambini? Immaginiamo di tenerlo in casa nostra, con i nostri figli, di cui conosciamo bene le abitudini alimentari, cosa mangiano volentieri e cosa guardano con diffidenza. In casa avremo a disposizione la cucina, ma anche tempo per giocare e sperimentare nuovi sapori.
1-Il trucco della cuoca
I miei figli hanno frequentato l’asilo nido: stessa struttura ma in tempi diversi. La cuoca era una donna molto disponibile e gioviale, anche lei educatrice d’infanzia. Per farvi capire il personaggio vi posso dire che quando toccava a lei il turno del pomeriggio organizzava la baby dance. Era molto amata dai bambini.
Un anno ci ha chiesto il permesso di fare un piccolo laboratorio sulle verdure perché vedeva che molti bambini rifiutavano gli spinaci. Ha comprato una bella quantità di spinaci freschi. Ha organizzato la mensa in modo che ogni tavolino avesse vaschette con l’acqua e ciotole. Si è fatta aiutare dai bambini a pulire le verdure: le hanno guardate da crude, toccate, lavate, spezzettate. So tutto questo perché hanno filmato l’esperienza, altrimenti non avrei creduto che mio figlio potesse davvero aver mangiato una foglia di spinacio cruda.
Il trucco della cuoca era molto semplice: per apprezzare gli spinaci i bambini dovevano conoscerli meglio coinvolgendoli. Ha cercato tante ricette diverse per cucinare gli spinaci in modo che i bambini si rendessero conto di come cambiava il sapore. Credo sia un consiglio da mettere in pratica e far conoscere le verdure il più possibile.
2- Il consiglio della scrittrice Emanuela Bussolati
Ho incontrato Emanuela Bussolati alla fiera del libro di Bologna. In quell’occasione teneva un incontro sull’importanza di avvicinare i bambini al cibo in modo giocoso e pratico per fargli capire cosa sono quei cibi che trovano nel piatto. Il suo consiglio era di coltivare le verdure in un piccolo orto sul balcone, coinvolgere i bambini in cucina come piccoli aiutanti e cercare ricette che potessero fare da soli, ma soprattutto fare capire ai bambini da dove arriva il cibo.
Emanuela Bussolati ha scritto due libri per bambini molto interessanti:
- Giochiamo che ti invitavo a merenda?
- Il club dei cuochi segreti
- Storie in frigorifero, tutte vere e più avventurose delle fiabe
3- Gioco del cuoco
Pensiamo ai giochi di ruolo. Per introdurre alcuni dei concetti principali dell’educazione alimentare possiamo giocare a far finta di essere un cuoco che deve comporre un menu o un piatto equilibrato. Cosa proponiamo di primo? Cosa proponiamo di secondo? Quali verdure possiamo abbinare? Quali frutti abbiamo? In questo modo ci concentriamo sulle categorie alimentari.
4- Giochi in fattoria
Se abbiamo la possibilità di visitare una fattoria didattica o un piccolo orto potremo inventare una caccia al tesoro. Mostriamo ai bambini le immagini di un frutto o una verdura che sappiamo essere presenti nell’orto e organizziamo una caccia al tesoro.
5- Giochi in cucina
L’apprendistato in cucina può diventare un gioco. Manipolare frutta, verdura e altri alimenti aiuta a conoscerli meglio. Sarà compito dell’educatore saper presentare ogni alimento stimolando la curiosità ed esaltandone le caratteristiche. Potremo inventare semplici ricette o coinvolgere i bambini in piatti che si prestano alla fantasia come macedonie e insalate miste.
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