
Si dice che ogni epoca abbia la propria battaglia da combattere, ma forse le mamme di oggi ne stanno combattendo una in più contro gli stereotipi creati da quelle di ieri. Save the Children ha pubblicato il rapporto “Le equilibriste. La maternità tra ostacoli e visioni di futuro”. Emerge un quadro della condizione delle mamme italiane. Sono punti su cui è il caso di riflettere quando lo stesso rapporto di definisce causa di un abbassamento di qualità della vita.
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Occupazione femminile
Il lavoro per le mamme è un tasto dolente che riguarda una percentuale di donne molto alta. “L’Italia, infatti, si colloca alla 27a posizione tra i paesi europei, seguita solo dalla Grecia, per quanto riguarda l’occupazione delle donne tra i 25 e i 49 anni. In Italia, le donne in questa fascia d’età sono occupate per il 57,9% contro il 77,9% di uomini della stessa età. Con l’aumentare del numero di figli, aumentano anche le possibilità di rimanere disoccupate.”
Avere un lavoro che garantisca autonomia economica è un obiettivo che nessuna donna dovrebbe trascurare soprattutto se leggiamo le novità in materia di divorzio. Vi suggerisco di leggere questo articolo molto interessante pubblicato da Genitori Crescono su Assegno di divorzio: cosa cambia con la nuova sentenza.
Carichi di lavoro in famiglia
Gli impegni familiari delle donne rappresentano un ostacolo alla realizzazione professionale. “E questo assume un significato ancora più importante se si tratta di mamme: è importante quindi considerare il lavoro delle mamme nella sua duplice realtà, quella retribuita e quella familiare e gratuita.” Non è da sottovalutare l’insoddisfazione delle donne madri perché stanno crescendo una nuova generazione di cittadini.
Dov’è la ripartizione dei compiti tra uomo e donna? Le nuove generazioni di padri stanno vivendo una rivoluzione culturale maschile imparando a prendersi cura dei figli, ma sono casi molti gli uomini che in famiglia applicano ancora un modello culturale appreso nelle loro famiglie di origine in cui era la donna a fare tutto. “Analizzando nel dettaglio le varie attività svolte dalle donne e dagli uomini nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni, si osserva come il lavoro domestico rimanga ancora appannaggio soprattutto delle donne, che vi dedicano 3 ore e 25 minuti al giorno, contro un’ora e 22 degli uomini.”
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Programma in favore delle mamme
Save the Children sollecita una programmazione pluriennale di medio-lungo termine che fissi gli obiettivi per migliorare la crescita sociale ed economica delle mamme italiane.
In particolare il piano nazionale dovrebbe:
- sostenere l’empowerment femminile, intervenendo per ridurre il divario di genere che ancora è presente nei percorsi educativi e scolastici in Italia;
- cambiare la visione sociale del ruolo materno per ribaltare la prospettiva secondo cui la maternità è un ostacolo nel mondo del lavoro;
- favorire l’occupazione femminile e delle madri;
- incentivare il ruolo degli uomini nel lavoro di cura;
- investire sul welfare, adottando un piano di rafforzamento della rete dei servizi di cura e di protezione territoriale per garantire a tutti i bambini un servizio educativo.
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