
I cartoni animati sono una proposta di intrattenimento che piace molto ai bambini. Quella capacità di attirare l’attenzione dei più piccoli può diventare un ottimo canale per scopi educativi. Come proporre i cartoni animati in modo equilibrato? Come farne un alleato educativo?
Cartoni animati in un progetto educativo
Molto spesso faccio ricorso ai cartoni animati per aiutare i miei figli nello studio. Alcune serie di cartoni molto famose sono fatte talmente bene da essere interessanti anche per me. I miei figli raccontano che anche a scuola si fa spesso uso dei cartoni animati per semplificare un argomento. La capacità di unire immagine e racconto in un prodotto che il bambino già conosce facilita molto l’apprendimento. In famiglia cosa accade?
Ricordo una vacanza al mare con pomeriggi di pioggia in cui guardavamo i cartoni animati della storia dell’uomo. Era un dvd infilato in valigia all’ultimo minuto che poi si è trasformato in un passatempo piacevole. Questo è un caso in cui sono io come mamma che cerco di stimolare la curiosità dei bambini verso un argomento e compro un cartone animato che spero piaccia. La quotidianità in famiglia è fatta di scelte televisive fatte dai bambini. Quel genere di cartone animato meno legato alla scuola come può essere utile?
Ogni cartone animato può diventare un’occasione educativa. C’è una vicenda con protagonisti che i bambini sentono vicini. L’episodio di un cartone animato può essere commentato come evento qualsiasi, sviluppando spirito critico e comunicazione in famiglia. Io personalmente riesco meglio a spiegare un comportamento corretto o sbagliato prendendo come esempio ciò che i miei figli raccontano che accade in classe. Farli ragionare sulla reazione di un compagno funziona molto meglio che fare la classica ramanzina. La stessa riflessione si può fare con i cartoni animati.
Progetto educativo in famiglia
Dare un ruolo educativo ai cartoni animati nel contesto famigliare implica necessariamente stabilire delle regole di utilizzo, esattamente come nell’utilizzo di ogni cosa: strumenti tecnologici, cibo, bicicletta ecc. I bambini hanno bisogno di regole? Se ne discute molto. Io prendo come riferimento un contesto più ampio: nella società le regole aiutano a stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fissano dei limiti per rispettare gli altri e la persona stessa.
In casa nostre le regole sono variate con la crescita dei bambini, seguendo la loro conquista di autonomia e capacità di regolarsi da soli. Io parto dal concetto che bisogna fare di tutto un po’, quindi le mie regole negli anni facevano rispettare i doveri (compiti, mangiare, lavarsi, risposare) e il benessere dei bambini (fare anche sport, giocare anche al parco, leggere). In questo proposito mi è stato utile stabilire quando i bambini potevano guardare i cartoni animati e per quanto tempo.
Il modo in cui noi abbiamo inserito i cartoni animati nel nostro progetto educativo dei figli si è basato principalmente su questi punti:
- stimolare la curiosità: senza contare le occasioni in cui sono stata io a proporre un cartone animato con un contenuto preciso, sono tante le volte in cui i bambini spengono la televisione e si dedicano a una attività ispirata a quello che hanno visto: giochi di ruolo, disegni, creazione di strumenti che usano i personaggi, ricerca di immagini in rete sulle serie preferite per copiare un costume, una maschera o una scena;
- trasmettere valori e costruire opinioni: commentando con spirito critico, aspettando di sentire cosa i bambini ci volevano raccontare perché li aveva colpiti, scegliendo noi stessi qualche film di animazione da vedere insieme;
- capire un contesto tra coetanei: i cartoni animati fanno parte della vita sociale dei bambini, a scuola ne parlano con i compagni e sono spesso coinvolti in giochi ispirati alle varie serie;
- stabilire un momento di pausa a fine giornata: i miei figli si alzano molto presto al mattino, sono occupati nelle attività scolastiche fino a metà pomeriggio e poi giocano tutto il tempo il cortile o al parco, mi rendo conto che hanno bisogno di un momento di pausa per rallentare e passare a passare ad attività più tranquille: nella nostra routine familiare quell’ora di televisione dopo cena è lo stacco perfetto per poi calmarsi e andare a leggere a letto subito dopo;
- usare i cartoni animati per invogliare a leggere: i miei bambini cercavano spesso in libreria titoli legati ai loro cartoni preferiti, in questo filone ci sono prodotti editoriali di diverso livello: dai più semplici libretti cartonati ai libri che raccontano la storia in modo approfondito. Assecondando questo interesse ho proposto libri e audiolibri in inglese legati ai cartoni animati e i primi romanzi. I libri sui cartoni animati hanno generalmente un linguaggio semplice, molte illustrazioni e risultano più facili per i bambini che conoscendo la storia fanno meno fatica a seguire il racconto. E’ un metodo per invogliare a leggere ha funzionato bene in casa nostra.
Letture consigliate
Ho letto alcuni libri che danno consigli utili per trarre spunto dai cartoni animati. A volte si tratta di suggerire argomenti, a volte sono collegamenti con le scienze.
La fisica dei supereroi di James Kakalios (Einaudi). Un uomo riuscirebbe veramente a compiere salti come quelli dei supereroi? E’ possibile diventare invisibili? L’autore parte dalle domande che potrebbe fare un bambino guardando i cartoni animati dà spiegazioni scientifiche agganciando temi di meccanica quantistica, alla termodinamica, alla relatività, alla fisica dei solidi. E’ un libro per adulti, ma potete spiegare i concetti ai bambini con parole più semplici.
QAF. Quoziente Autostima Famigliare. Alberto Pellai propone una serie di attività per costruire quel dialogo famigliare che permette di crescere insieme, di comprendersi e di aiutare i figli a esprimere emozioni e problemi. Tra le attività proposte film e cartoni animati hanno un ruolo importante, suggerendo come costruire la conversazione prendendo spunto dalle vicende narrate.
Il nuovo canale per ragazzi: Pop Tv
Questo post è in collaborazione con PoP Tv il nuovo canale per ragazzi di Sony Pictures Television, visibile in chiaro sul canale 45 del digitale terrestre. Pop Tv è il canale numero 1 in UK, in Italia dal 4 maggio. Le serie trasmesse da Pop saranno molto seguite dai bambini (il target è 6-9 anni): è un canale nuovo, se ne parla a scuola ecc. Per me sono un esempio sul quale applicare i buoni propositi usare i cartoni animati come alleati educativi. Vediamoli insieme.
Power Rangers: i protagonisti sono un gruppo di giovani teenagers in grado di trasformarsi e combattere il male, su Pop vengono trasmessi tre diversi prodotti Power Rangers: Jungle Fury, Operation Overdrive e RPM.
Possibili spunti: cosa ci rende speciali? su quali amici possiamo contare sempre? conversazioni sul bullismo e come combatterlo facendo fronte comune.
Kuu Kuu Harajuku: serie ispirata alla pop-star Gwen Stefani, che dà le fattezze alla protagonista principale una ragazza di nome “G”. Lo show segue le avventure della band HJ5, formata da Love, Angel, Music, Baby e G, in un mondo fatto di musica e fashion. In un episodio che mi è piaciuto alle ragazze viene chiesto di cambiare per diventare famose ma loro rifiutano con un grande esempio di autostima.
Possibili spunti: oltre alle vicende proposte dagli episodi possiamo parlare con i bambini del ruolo che ha la musica, del rapporto con la moda, dell’importanza da dare all’abbigliamento (si giudicano gli abiti in classe? cosa va di moda?), di cosa è giusto fare per diventare famosi.
I Tecnoinsetti: Zak è un ragazzino che viene mandato in vacanza a casa dal nonno. Lui e il nonno vengono rimpiccioliti e si trovano a scoprire il mini mondo che vive in un prato.
Possibili spunti: Provare a osservare meglio il cortile di casa, un prato, fare esperimenti per scoprire i segreti della natura.
Questi erano due esempi per spiegare come i cartoni animati possano suggerire tanti temi. Se i vostri bambini guardano la televisione, preparatevi qualche spunti sulle nuove serie. Le trovate sul sito PopFun.it
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