Si sta per concludere un trimestre e riceveremo l’estratto conto dalla nostra banca. E’ il momento perfetto per iniziare a usare il Kakebo e imparare a risparmiare. Ho realizzato una mia versione di Kakebo fai da te. Vi spiego come lo uso e a cosa serve. Per seguirmi potete scaricare subito il pdf del mio kakebo.
Cos’è il Kakebo?
In Giappone, il Kakebo è il libro dei conti di casa, una sorta di agenda dove annotare le spese. Molti di noi avranno già imparato a segnare entrate e uscite personali, ma il metodo Kakebo dovrebbe aiutare non solo a capire dove finisce lo stipendio ogni mese, ma anche a individuare i costi su cui risparmiare. Secondo i Giapponesi, tenere un libro dei conti aiuta a sentirsi meglio. Sicuramente insegna l’autodisciplina!
LEGGI ANCHE Risparmio e scelte ecologiche con i bilanci di giustizia
A cosa serve veramente il Kakebo?
Se escludiamo le persone che hanno il pallino di numeri e statistiche come me, penso siano pochi quelli veramente interessati a sapere quanto costa una seconda auto all’anno. Tenere un Kakebo però non genera numeri fine a se stessi, ma aiuta a:
- capire quali sono le nostre abitudini di spesa
- migliorare di conseguenza la gestione delle finanze familiari
- fare progetti: accantonare soldi per un fondo di emergenza, risparmiare per l’università dei figli o per le vacanze.
GUARDA ANCHE: Diversi tipi di kakebo
Metodo Kakebo: come iniziare
- Potete procurarvi una agenda Kakebo su Amazon, oppure utilizzare un quaderno o una tabella come quella che ho preparato io.
- Prendete l’ultimo estratto conto della banca (se volete fare una analisi annuale – in questo caso a mio parere è meglio usare il metodo del bilancio familiare) o tutti gli scontrini che avete nel portafoglio (se volete tenere la gestione corrente delle spese).
- Riportate la tabella del Kakebo su Excel oppure prendete la calcolatrice e preparatevi a fare i conti e scrivere i totali sulla tabella che avrete stampato.
PER APPROFONDIRE Come tenere il bilancio familiare con excel
Quali categorie inserire nel Kakebo fai da te?
Per capire quali categorie inserire nel vostro Kakebo, il metodo più semplice è analizzare direttamente l’estratto conto trimestrale. Spuntando ogni voce che vi è stata addebitata non avrete dubbi di aver completato la griglia perfetta per voi.
Se non avete gli addebiti in conto corrente, recuperate tutti bollettini postali, gli estratti conto delle carte di credito, ecc. L’obiettivo è avere un elenco preciso dei costi fissi e poter fare una previsione dei costi variabili. I costi fissi sono: energia elettrica, gas, telefono, ecc. I costi variabili non hanno un contratto e variano in base alle necessità. Tra i costi variabili io metto: la spesa del sabato, i vestiti, gli extra ecc.
Consigli per tenere un Kakebo in modo efficace
Noterete presto che spuntare tutte le voci dell’estratto conto e metterle nella tabella è piuttosto semplice. Il vero problema è ricostruire come avete speso 800 euro di prelievi bancomat o di carta di credito. Vi posso dare qualche consiglio:
- scrivete un elenco di spese fisse che pagate in contanti e togliete quel totale dalla cifra prelevata con il bancomat (io ho l’abbonamento ai mezzi, i pasti fuori, ecc)
- imparate a usare il più possibile il bancomat, soprattutto per acquisti straordinari che metterete nella voce ‘spese extra’
- recuperate l’estratto conto della carta di credito e create una tabella di costi in cui mettere gli importi divisi per categoria
- utilizzate app per la gestione delle spese quotidiane in modo da poter ricostruire come avete speso i contanti.
Kakebo in PDF da scaricare gratis
Questa è la mia versione del Kakebo fai da te: scarica il pdf del kakebo
Libro dei conti di casa
In commercio esistono diverse edizioni di Kakebo che vi segnalo qui sotto. Potrebbe essere un regalo per chi sogna di cambiare casa o ha grandi progetti!
Registrare le spese mensili
Se avete già adottato il metodo del bilancio familiare per calcolare quanto spendete ogni anno e darvi un budget, il kakebo vi può servire per registrare le spese correnti. È utile soprattutto per capire come usiamo il contante. Scrivere nel nostro bilancio 400 euro di prelievo bancomat e non sapere se li abbiamo spesi in bevute o per pagare la spesa fa una bella differenza. In questo caso utilizzeremo una forma più semplice di kakebo, con meno voci, che a fine mese confronteremo con l’estratto conto bancario per essere sicuri di aver annotato tutte le spese.
Qui potete scaricare il pdf: Modello riepilogo spese mensili
Riepiloghiamo cosa fare
Se volete utilizzare il metodo del kakebo per registrare tutte le spese annuali pagate in conto corrente e in contanti (o bancomat) potete acquistare un kakebo su Amazon o scaricare il mio modello di kakebo fai da te.
Se state registrato le spese annuali con il bilancio familiare, potete utilizzare il riepilogo delle spese mensili per annotare solo come usate il contante e il bancomat per le spese correnti. In questo caso stampate un modello per ogni mese, scrivete gli importi di ogni scontrino, fate i totali e controllate a fine mese se le cifre corrispondono con quanto avete prelevato dal bancomat (o vi è stato addebitato nell’estratto conto del bancomat).
Il passo successivo è individuare le spese maggiori, cosa tagliare e su cosa cercare di risparmiare, operazione per cui vi potrà essere utile leggere l’articolo 101 Trucchi per risparmiare.
Elisa dice
Grazie come sempre dai ottimi consigli da seguire.
Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI dice
Mi fa molto piacere che siano utili. Grazie a te