
Ci sono momenti in cui si viene presi dallo sconforto. Sembra di vivere una vita monotona, tra casa e lavoro, che mette una gran tristezza. Cosa fare per essere felice? E’ la domanda che mi ha fatto un’amica settimana scorsa, arrabbiata perché tutti le dicono di prendere la vita con leggerezza e cercare il lato positivo, ma in alcuni momenti queste sembrano solo parole vuole. Di interessi io ne ho tanti, forse anche troppi e le ho risposto subito: “Cerchiamo un progetto!”
Basta frasi fatte sull’essere ottimisti!
Dire a una persona triste di cercare di vedere il lato positivo delle cose è un consiglio che funziona se quella persona ha ancora la capacità di invertire l’umore. Se il motivo per cui soffre non è debilitante nelle reazioni, probabilmente proverà a cercare qualcosa di bello a cui pensare. Lamentarsi è un atteggiamento logorante, ma trovo più difficile aiutare chi pensa di non poter più reagire.
“Daniela, quando trovi un motivo per essere felice, scrivimi!” Queste sono le parole che mi ha detto un’amica qualche giorno fa. Soffre di depressione e sta facendo un percorso medico per uscirne. Non mi fa paura la depressione e lei non è la prima amica che mi chiede aiuto. Sa che ho sempre qualche progetto nuovo a cui dedicarmi. Le racconto cosa faccio. Ai suoi occhi sono felice. E’ vero e per quello che può fare un’amica la aiuto.
Il suo messaggio è arrivato chiaro e forte: “Non dirmi più che devo pensare a cose belle, ho bisogno di motivi concreti.” Cerchiamoli! Inventiamoli!
Iniziamo a uscire
Quando lavoro per molte ore al computer, sono così concentrata che non guardo nemmeno che tempo faccia. Se in questo mio staccarmi dalla realtà, ricevo una notizia difficile da mandare giù, l’effetto negativo sull’umore sembra amplificato, ma poi esco e tutto si ridimensiona. “Fuori, esiste ancora la vita!” Ci sono persone: belle, brutte, grasse, magre, povere, ricche. C’è un posto per tutti.
Quello che mi rende felice di una passeggiata è la possibilità di raccogliere nuove idee: vado a curiosare nei negozi, entro in edicola, guardo la gente, mi godo la città.
Cerchiamo un progetto stimolante
Non ho una regola valida per tutti su cosa fare per essere felice. Mi piacerebbe poter scrivere una formula magica, ma posso solo raccontare come è andata una conversazione difficile con un’amica che mi ha chiesto come trovare una motivazione. Credo che ogni persona riesca a trovare la felicità in modo diverso dagli altri.
Essere felici è il risultato di gusti, aspettative, condizioni di partenza e possibilità. Qualche volta mi intestardisco su progetti troppo complicati, che mi portano a una delusione quasi prevedibile. Ho imparato a tenere sempre presente alcuni progetti facili che mi rendono felice. Il mio trucco per essere felice è avere un interesse. Può essere un progetto, una passione, qualcosa che mi incuriosisce e mi tira fuori dai momenti di letargo.
Progetti per essere felice che funzionano
Cercare di essere felici è un percorso personale. Ad esempio per alcune persone, la felicità è viaggiare. Se io penso a un viaggio mi interrogo su: quanto posso spendere, come trovare una meta adatta ai bambini, come conciliare il viaggio con il lavoro, come suddividere compiti e lavatrici nei giorni precenti, ecc. Risultato? Meglio cambiare argomento. Alcune mie amiche sono felici se possono andare a comprare vestiti e borse. Su di me l’argomento moda non ha la stessa presa.
Un progetto che mi rende felice deve:
- essere molto low cost: se sono un po’ giù di morale, la sola idea di spendere soldi mi rattrista ancora di più;
- darmi soddisfazione: devo poter misurare il risultato (sono felice anche io della giornata di sole, ma sono molto più felice se vedo materialmente qualcosa che ho fatto);
- creare un interesse durevole nel tempo.
Quali progetti funzionano con me?
Ci sono giorni in cui la vera felicità è giocare con i miei figli. Cerco idee su cosa fare insieme, preparo quello che serve e mi gusto il tempo con loro. Amo leggere: i libri sono sempre la mia soluzione a tutto. Ci sono anche progetti più pratici, di quelli che ho proposto alla mia amica:
- raggiungere la spesa gratis, ovvero il couponing: questo è il mio divertimento serale da circa un anno, quando raggiungo il divano stanca sfinita e ho bisogno di un argomento totalmente diverso dal mio lavoro. Leggo i siti con le offerte in corso, i gruppi Facebook con le spese pazze. Non è come dire di voler risparmiare: c’è l’obiettivo della spesa gratis che rende tutto più divertente;
- migliorare l’ambiente in cui vivo: potrebbe essere un’arma a doppio taglio quindi attenzione a non confondere l’idea di ristrutturare casa (vicolo cieco) con l’obiettivo di migliorare l’ambiente facendo spazio, rendendo più confortevole una stanza o anche solo facendo delle belle pulizie di fino;
- cercare idee creative da provare, ovvero il mio amore per Pinterest: ho iniziato qualche anno fa cercando lavoretti per i bambini. Mi piacevano tantissimo le idee un po’ folli come costruire la casa delle fate o preparare un terrario per dinosauri. Poi è arrivata la fase del decluttering in cui cercavo idee creative per riciclare oggetti comuni (vhs, posate, vecchi jeans, ecc.), qualche volta per farne regali ai bambini e altre per creare qualcosa per me (come i braccialetti con i sacchetti). Le mie cartelle su Pinterest sono in continua crescita;
- studiare idee per un’attività da casa: questo in realtà è nato come gioco molti anni fa, quando con mio fratello ci inventavamo idee imprenditoriali. Eravamo giovanissimi. Il pensiero però mi è rimasto. Gestire questo sito è un progetto imprenditoriale che sta andando avanti. Ce ne sono altri sul tavolo. Uno è partito e incrocio le dita. Altri sono in fase di studio e mi piace dedicarci tempo.
Ricominciare dal corpo?
Sto leggendo il libro di Filippo Ongaro Fino a Cent’anni. Lui è un medico specializzato nella medicina antiaging. Sono stata a una sua conferenza l’anno scorso a Padova. Mi erano piaciuti i suoi consigli per migliorare lo stile di vita. In questo nuovo libro fa un’osservazione molto interessante: quando si ha la percezione di non vivere a pieno la propria esistenza, il primo obiettivo su cui è più facile lavorare è il proprio corpo. Prima di ribaltare la tua vita, cerca di sentirti bene con te stesso a livello fisico.
Come si riparte dal corpo? Prendersi cura del corpo a livello pratico: idratarsi in modo corretto, conoscere gli alimenti di cui ha bisogno il corpo in alcuni momenti, fare un certo tipo di ginnastica per rimettere in modo il corpo. E’ anche necessario curarsi a livello estetico: prendersi cura di sé per piacersi e piacere. Non ho mai dato la precedenza all’estetica, ma non posso negare che una persona che si sente bene lo comunichi anche in come si cura.
Alimentazione e ginnastica sono i miei nuovi progetti! Mentre la mia amica si è innamorata di un’idea creativa e leggerà Per 10 minuti di Chiara Gamberale.
Voi avete dei progetti o delle passioni in grado di scuotervi sempre?
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