Ho cercato un libro su donne che si reinventano una vita e ho trovato Il Club del Sabato Sera. L’ho letto e mi è piaciuto molto. E’ un libro che parla di come un gruppo di donne supera il dolore della perdita del marito e ritrova la voglia di vivere, di godersi la vita e capire cosa le rende felici. E’ un storia di rinascita, di amicizia e di amore.
La storia di una rinascita
Becky è una giornalista americana rimasta vedova giovane. Quella che racconta è una storia vera. Il dolore per la perdita del marito è stato così devastante da averle ribaltato la vita, il lavoro e le relazioni sociale. Da donna forte ha cercato di riprendere a vivere e ci è riuscita. Si è resa conto che la strada per superare il lutto non è affatto facile e che gli aiuti a volte non ci sono. Decide di riunire un piccolo gruppo di giovani vedove, conosciute tramite amici e colleghi, per parlare insieme dei loro problemi e riuscire a risolverli. E’ il club del sabato sera, che si riunisce una volta al mese per un anno. Becky ha imparato a sue spese che per superare un lutto serve fare nuove esperienze e organizza eventi diversi tra loro per dare modo anche alle altre di ritrovare la voglia di vivere. Ci sarà un lezione di cucina molto particolare, una visita al museo con una guida che sceglie per loro un preciso percorso artistico e altre occasioni in cui potranno aggiornarsi sulla loro rinascita.
Libro per aiutare a superare un lutto
Conosco cosa sia il dolore, cosa voglia dire perdere qualcuno all’improvviso o dopo una lunga malattia. So cosa significa sentirsi soli e senza qualcuno con cui condividere certi ricordi o i momenti belli. Conosco il lutto da orfana e molti aspetti sono comuni alle vicende narrate nel libro di Becky. Quando perdi qualcuno credi che parlarne tanto, ripensare agli ultimi momenti o al funerale ti sia di aiuto per appiattire quel sentimento che fa stare male, ma non sempre è la strada giusta. Becky durante l’anno in cui incontra le amiche vedove svolge una lunga ricerca sul lutto e il dolore della morte, andando a parlare con un gruppo di ricercatori e due psicologici. Questi consigli che emergono sono molto interessanti e con l’aiuto della storia si può capire come metterli in pratica.
Come ritrovare la voglia di vivere dopo un lutto?
Chi ha già provato cosa voglia dire perdere qualcuno, sa che ci si sente sull’orlo di un burrone. E’ l’idea di vuoto, di non poter andare avanti, di insicurezza e paura. Paura non è la parola giusta, forse è più sfiducia, perché la perdita di qualcuno a cui volevi bene ti fa pensare che niente più potrà metterti davvero paura. Hai già provato il peggio. All’inizio del libro uno dei personaggi dice che il dolore si combatte solo con la felicità. Sembra semplicistico ma in fondo vuol dire, come spiegherà il libro, che non ci aiuta pensare e ripensare al nostro dolore e che dobbiamo invece cercare cose nuove da fare, cose che ci piacciono. Probabilmente saranno cose che non abbiamo mai provato o che un senso di colpa verso chi non c’è più ci impedisce di fare. Queste donne ce la fanno e non solo perché è un libro ma perché tirano fuori tutto: il dolore, i problemi e le relative esperienze per darsi nuove idee.
Un storia di donne che cambiano vita
Ogni cambiamento implica un ribaltamento dello stato iniziale. Cambiare vita spesso è una necessità che nasce come risposta a qualcosa che non piace più o a qualcosa che viene a mancare. C’è chi cambia vita perché perde il lavoro, chi perché rimane da solo o perché vuole lasciare una quotidianità che non piace. Quello che serve per cambiare vita spesso non è solo un’idea da inseguire, ma un percorso interiore da fare per consolidare la motivazione, essere pronti al cambiamento e sapere cosa si vuole. Ho conosciuto una ragazza che voleva cambiare vita: è partita per l’Australia ed è tornata dopo tre mesi perché non era pronta a superare le difficoltà. Ogni desiderio di cambiare è un buon segno, ma per non rovinare l’occasione bisogna lavorarci bene. Alcuni passaggi di questo libro potranno farvi riflettere e aiutarvi a capire cosa volete.
Il Club del Sabato Sera è un libro da leggere se:
- avete perso il marito, la moglie, o una persona cara e vi trovate a cercare di superare il dolore della loro morte;
- avete paura di perdere qualcuno, perché vi aiuterà a capire che potrete farcela; come uno degli psicologi: la morte è un evento naturale nella vita e siamo programmati per superarla;
- volete riprendere in mano la vostra vita e iniziare a godervela di più: spesso leggendo alcune storie ben scritte si ottiene quella catarsi di cui abbiamo bisogno, ci aiuta a vivere una esperienza immedesimandoci nel protagonista e imparandone gli insegnamenti.
3 Insegnamenti da questo libro
- Non lasciare che i ricordi tristi assorbano tutte le tue energie o che pensare al dolore diventi una abitudine fissa della tua mente.
- Ci sono oggetti e luoghi che hanno l’effetto di un interruttore, capaci di innescare brutti ricordi o sensi di colpa verso il passato, usiamoli per capirci meglio non per farci fermare.
- L’immagine del lutto è molto legata alla cultura da cui veniamo: ‘Se una vedova non è triste e non vive nel ricordo del marito, non lo ha amato’, direbbe qualcuno, ma è solo un falso mito che genera altro dolore e sensi di colpa. La vedova perfetta è stata la Regina Vittoria ma parliamo dell’Ottocento. Un lutto fa soffrire talmente tanto che una donna che ritorna a vivere dimostra di essere davvero forte e di lanciarsi contro le sue paure invece di tenerle alla larga come un nemico.
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