Cosa deve sapere una mamma con un figlio preadolescente? Cosa aspettarsi dall’adolescenza? A cosa bisogna stare attenti per costruire delle buoni basi per una adolescenza serena? Più i miei figli crescono e più ho l’impressione che i genitori siano lasciati da soli nel periodo dell’adolescenza. Ho iniziato ancora una volta a leggere libri. Ho trovato degli spunti interessanti nel libro di Alberto Pellai Questa casa non è un albergo.
Il titolo mi aveva fuorviata: pensavo fosse un libro sui problemi con gli adolescenti, mentre io cercavo come prepararci tutti. Mi aspettavo capitoli su fumo, droga, sesso, irriverenza e invece tratta il cambiamento dell’adolescenza vissuto da tutta la famiglia: come deve cambiare il ruolo della madre e del padre erano i capitoli che cercavo.
Cosa aspettarsi dall’adolescenza dei figli
Un detto recita: figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi. Sappiamo tutti che gli anni dell’adolescenza possono essere difficili, vissuti con fatica in famiglia se le discussioni sono quotidiane e se sfugge quel campanello d’allarme che nasconde problemi difficili con i ragazzi. Quali sono i problemi che ci dobbiamo realmente aspettare e quali basi possiamo iniziare a porre per affrontarli bene?
Problemi dell’adolescenza
Ho sempre pensato che i problemi dell’adolescenza potessero essere risolti con una buona comunicazione di base, con quell’educazione familiare che coinvolge tutti. Ma non sono più tanto sicura che sia sufficiente. Proprio adesso che mi trovo così vicina all’argomento, vedo altre difficoltà. Ho incontrato genitori in crisi tra loro per i problemi con i figli. Una mia amica sta vivendo così male l’adolescenza del figlio e il ruolo di lei meno importante che è in depressione. Conosco genitori che hanno sempre avuto un buon dialogo con il figlio, ma che si stanno arrendendo a un rapporto fatto di silenzi e incomprensioni. Fare i genitori di un adolescente non è per tutti così spontaneo e senza problemi.
Come accompagnare i figli nella socializzazione reale e virtuale
Nel libro Questa casa non è un albergo Pellai fornisce consigli molto interessanti per sostenere il cambiamento dei figli durante l’adolescenza con quelli che sono cambiamenti necessari anche nelle regole di casa, nel ruolo dei genitori e nel rapporto tra loro. I ragazzi non possono essere lasciati da soli: il modello di genitore che sta in disparte e consola quando serve non basta. Ci sono esempi che dobbiamo dare attivamente, c’è un ruolo di genitore da portare avanti senza essere solo spettatori di un evoluzione. Dobbiamo fare qualcosa anche noi!
Imparare a riconoscere le sfide educative nelle richieste dell’adolescenza
L’impatto del cambiamento di un figlio durante l’adolescenza può destabilizzare. L’approccio educativo sembra ridotto a una serie di approvazioni e divieti a volte stabiliti solo per tentare di mantenere un incerto equilibrio familiare. Questo cambiamento dei figli diventa occasione per molto altro e riconoscere le sue potenzialità ci può aiutare come genitori:
- imparare a considerare le nuove richieste dei figli senza etichettarle subito come scuse per stare lontani dai genitori
- comunicare a un figlio il nostro orgoglio per i suoi risultati ottenuti con impegno e sforzo
- non mettersi in competizione con i figli
- ripensare alla propria adolescenza per capire le necessità e le richieste dei figli
- testimoniare i propri valori ogni giorno: importanza dell’impegno, di essere se stessi nonostante le mode, di avere rapporti sani con gli altri
- sfruttare le richieste per fare sfide educative:fare in modo che i figli possano conquistare la loro autonomia e le richieste studiando insieme a tavolo i pro e i contro di ogni acquisto o permesso importante
- fare capire che a un figlio che è importante per noi, stando tanto tempo con lui, facendo cose insieme, ma insegnando che al mondo ci sono dei limiti
- dare ai figli adolescenti responsabilità e doveri in famiglia, adeguati all’età.
C’è un esempio che fa Pellai a questo proposito nel libro. Se un ragazzo chiede al padre il motorino, come si prende la decisione? Il padre ha in mente i costi, i pericoli e forse tante altre cose che lo portano a dire no. Per farne un’occasione educativa il padre dovrebbe mettersi a tavolino con il figlio e studiare insieme tutti i pro, i contro e le possibili soluzioni. E’ un esempio molto chiaro e utile. Neanche a farlo apposta mi è servito pochi giorni dopo aver letto il libro alla richiesta di una vacanza con gli amici.
Il libro che ho utilizzato per scrivere questo articolo è:
di Alberto Pellai
Feltrinelli
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