In questi anni ho ritrovato molto spesso dei riferimenti all’autostima nei libri sulla crescita della personalità e sulla prevenzione di alcuni problemi dell’adolescenza. Quando i bambini sono piccoli ci preoccupiamo di sviluppare l’autostima per incoraggiarli a esprimere le loro opinioni, per sentirsi sicuri anche nelle occasioni di distacco dalla mamma e per aiutarli a costruire delle buone relazioni con se stessi e con gli altri. Quando i bambini crescono e si inizia a parlare dei problemi legati all’adolescenza, l’autostima diventa lo strumento utile per prevenire forme di bullismo, rapporti malsani con i coetanei o con se stessi che possono portare a problemi più grandi.
Gli autori del libro Come sviluppare l’autostima del bambino (Anderson, Redman e Rogers – ed. Red) suggeriscono 5 regole d’oro per sviluppare l’autostima di un figlio:
- Ascoltare e prendere atto dei pensieri e dei sentimenti dei bambini: cercare sempre di capire cosa provano e mettersi dalla loro parte prima di giudicare (empatia). Capita che sgridiamo i nostri figli prima ancora di capire cosa li ha portati a compiere quel gesto? Se disapproviamo la loro reazione gli abbiamo insegnato un modo diverso per esprimere ciò che provano?
- Costruire delle situazioni tali da aiutare i bambini a sperimentare vissuti di successo e non di fallimento: non sottolineare gli errori ma le conquiste anche se piccole. Non si chiede certo di fare trovare dei soldi per terra per illudere i bambini di essere fortunati. Se ci pensiamo bene, cercare un modo diverso per spiegare un argomento di scuola che non hanno capito e farli sentire capaci, perché magari l’approccio è più ludico e semplice, è un modo per creare situazioni di successo.
- Dare ai bambini un senso ragionevole di controllo della loro vita: negoziare con loro se necessario, ma sempre con raziocinio. Possiamo lasciare che siano loro a scegliere il loro abbigliamento, chiediamo sempre a loro se vogliono andare a una festa di compleanno prima di decidere noi per loro.
- Rafforzare nei bambini la convinzione di essere capaci e degni di affetto: lodarli e abbracciarli in situazioni neutre, lontane dalle discussioni. Quando dobbiamo riprenderli, chiariamo che è il comportamento inadeguato non il bambino. Evitiamo giudizi troppo personali: le parole rimangono incise nella loro mente più di quanto crediamo.
- Creare con i bambini una immagine positiva di noi genitori: la loro autostima si modella sulla nostra, cerchiamo almeno di controllare il modo in cui parliamo di noi, il nostro modo di reagire alle circostanze e chiediamoci se facciamo ciò che chiediamo a loro di fare. Cerchiamo di non esagerare né in eccesso , né in difetto, di non definirci vittime dei colleghi o eterni incompresi.
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Nel libro vengono proposti molti esempi divisi per fasce d’età: prescolare, scolare e adolescenza. E’ sicuramente una lettera con cui confrontarsi spesso durante la crescita di un figlio.
Come sviluppare l’autostima del bambino
di Eugene Anderson, George Redman, Charlotte Rogers
Ed. Red!
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