Com’era il Natale di una volta? Qualche volta i miei figli mi chiedono cosa succedeva quando io e il loro papà eravamo bambini. Mi rendo conto che i ricordi dei giorni di Natale in famiglia sono quelli che rimangono più nel cuore. Se oggi vedo il piatto da portata che usava mia madre, mi vengono in mente subito i giorni di festa, quelli in cui si stava insieme e i pranzi che non finivano mai. Cosa serve per ricreare l’atmosfera del Natale come una volta?
Abbiamo bisogno di tradizioni: ne ho bisogno io per sentire vicino il mio passato, ne hanno bisogno i miei figli per costruire i loro ricordi. Creare l’atmosfera in casa è una delle mie missioni. Quest’anno mi voglio concentrare un po’ di più sulle tradizioni di Natale. Pensare al Natale di una volta mi viene più semplice. Finalmente potrò far vedere ai miei figli come si festeggiava quando io ero bambina.
Addobbi natalizi
Gli addobbi in casa mia sono l’unica cosa che cambiava ogni anno. Li facevamo con la mamma. Si andava a raccogliere le pigne per spruzzarle di color oro e appenderle a grappoli. I classici addobbi che non potevano mancare erano:
• il presepe con il muschio vero
• l’albero di Natale con addobbi tutti diversi
• la ghirlanda alla porta
• le vetrofanie.
Il menu delle feste
In casa nostra quando ero bambina si preparava tutto in casa: dal pane, alla pasta fresca tirata a mano, al dolce. Erano le occasioni in cui la mamma e la nonna sfoderavano l’arma vincente: i loro piatti forti. Da qualche anno ho iniziato a fare la pasta mano con l’aiuto dei miei figli. Nel nostro menu di Natale non c’erano abbinamenti stravaganti o piatti etnici. In tavola arrivava il classico: tortelli ricotta e spinaci, coniglio con patate.
Tre pietanze arrivavano in tavola tra la sera della Vigilia e il giorno di Natale, dicono chiaramente quali sono le origini della mia famiglia: tortelli di zucca, capitone e torrone.
Il famoso calendario dell’avvento
Oggi molte mamme inventano calendari dell’avvento di ogni forma. Confesso di aver smesso quando mi sono accorta che i miei figli non ne ricordavano nemmeno uno, ma cercavano quelli classici con i cioccolatini. Considerando che non hanno mai il permesso di mangiare dolciumi, capisco la loro simpatia per quei calendari. Li avevo anche io e oggi mi ricordano quando ero piccola. Considerando che ne compriamo uno solo, ogni bambino mangia un cioccolatino ogni due giorni.
Il vestito della festa
La mattina di Natale i bambini dovevano sfoggiare un abito nuovo, essere possibilmente vestiti di rosso o verde e avere qualcosa di elegante: un gonfino, un cerchietto nuovo, le scarpe lucide.
L’atmosfera dei giorni prima Natale
Il Natale di una volta arrivava prima del 25 dicembre. Era fatto di tanti momenti che si potevano vivere solo in quei giorni lì:
• andare a sentire gli zampognari in centro a Milano e comprare le caldarroste
• prendere un tram per vedere le luminarie
• cercare una pista di ghiaccio per pattinare
• decorare le pigne
• fare i biscotti
• scrivere i biglietti di auguri.
La lettera sotto il piatto del Papà
Quando io ero piccola si usava scrivere una letterina di buoni propositi che i bambini nascondevano sotto il piatto del padre. Andava messa esattamente tra il piatto del primo e quello del secondo, in modo che la vedesse. Erano letterine di promesse: farò la brava, mi impegnerò a scuola, aiuterò di più la mamma. Era una specie di ultimo tentativo di salvarsi prima della partenza di Babbo Natale.
Le mie tradizioni?
A me piacciono anche i film di Natale e se non vedo Asterix non sono contenta. Mi piace leggere le storie di Natale. Abbiamo un bel libro su Babbo Natale che i miei figli avranno voluto sentire qualche centinaio di volte (l’abbiamo letto anche ad agosto!).
Cosa organizzare per i bambini
Sarebbe bello fare un vero salto nel tempo, ma per ricreare il Natale come una volta serve qualche aiuto. Iniziamo dalla colonna sonora: facciamogli ascoltare le sigle dei cartoni animati, guardiamo un dvd di Asterix o un vecchio film con Lucille Ball. Peccato che la serie ‘Lucy & io’ non si trovi più!
Come si viveva il Natale in casa vostra? Avevate una tradizione speciale?
Elena dice
La letterina tra il piatto piano e quello fondo (solo che per noi erano gli auguri che i nonni facevano a noi nipoti);
I cartoni di Asterix la mattina di Natale;
Le canzoni classiche di Natale che mio padre metteva sul giradischi nel periodo natalizio;
Il pranzo di Natale dai nonni, sempre le stesse portate, anche ora che non ci sono più;
L’enorme albero di Natale all’ingresso di casa nostra (o forse ero io che ero piccola?)
Con i miei figli invece ho instaurato anche nuove tradizioni:
La vigilia di Natale a base di pesce, con i parenti del babbo e della mamma.
Il calendario dell’avvento fatto di attività da fare con la mamma (biscotti, decorazioni fatte a mano, leggere un libro di natale, guardare un film natalizio, pattinaggio sul ghiaccio, la città di Natale in centro città, etc.), e per quando sono al lavoro fino a tardi, con una sorpresina o un dolcetto. Ma come dici tu, nonostante mi sforzi di cambiarlo ogni anno, loro vogliono il primo (quello con tanti cassettini) che avevo fatto a loro.
Spero di riuscire a far loro ricordare anche quando sono grandi della bella atmosfera che si creava in casa per le feste, così come io mi ricordo quella di casa mia.
Daniela dice
Che bel quadretto!