
Quando aspettavo il mio primo figlio, leggevo il libro “Mamma e lattante” di Vito Miniello (Silvana Editore). E’ stata la prima volta che ho aperto gli occhi sul paradosso della verdura fresca:
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- acquistare solo verdura fresca per i bambini
- credere che la verdura sia fresca perché acquistata non cucinata e integra
- convincersi che sia ancora fresca a distanza di giorni
- dare ai bambini verdura ormai vecchia di giorni credendo che sia ancora valida a livello nutrizionale come il giorno che è stata acquistata.
Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con Findus su own your conversation
Per molti vegetali, il periodo tra la raccolta, la permanenza in deposito e l’esposizione sui banchi del mercato a temperatura ambiente comporta una perdita considerevole di vitamina C. Già dopo 24 ore i fattori ambientali (aria, luce e temperatura) impoveriscono il contenuto di vitamine. La situazione non migliora di molto se le verdure sono conservate in celle frigorifere o nei nostri frigoriferi di casa. “Negli spinaci freschi conservati per 7 giorni a 4°C rimane solo il 20% della loro dote. Gli spinaci surgelati trattengono l’80% del loro patrimonio totale di vitamina C anche a tre mesi di conservazione.” (Cit. Miniello, Mamma e lattante).
Ho voluto fare un ricerca per capire quale sia effettivamente la perdita di vitamina C nella verdura fresca. Vi riporto i dati in questa scheda.
Quando noi crediamo di dare ai nostri figli verdura fresca non sempre questo corrisponde a ciò che stiamo realmente mettendo nel piatto.
Ricerca WWF
A settembre 2013 GfK Eurisko ha condotto una ricerca per conto di WWF Italia su un campione rappresentativo di 800 famiglie per conoscere meglio il comportamento degli italiani rispetto allo spreco alimentare domestico. Gli sprechi maggiori riguardano la verdura (10,7 kg/anno), la frutta (9,9 kg/anno), il pane (9,1 kg/anno) e la pasta (6,0 kg/anno). Gli alimenti notoriamente più costosi vengono sprecati in quantità minore: la carne (4,5 kg/anno), i formaggi (2,1 kg/anno), il pesce (1,8 kg/anno), i surgelati (1,8 kg/anno) e i salumi (1,2 kg/anno). Lo spreco alimentare medio a famiglia ogni anno ammonta a 450 euro.
Cos’è Forever Food Together?
Forever Food Together è un programma di responsabilità sociale intrapreso dal gruppo IGLO, di cui Findus fa parte, che ha lo scopo di:
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- sensibilizzare l’opinione pubblica sui surgelati come scelta alimentare sostenibile
- offrire nuovi prodotti che aiutino a fare corrette scelte alimentari
- approvvigionare e preparare i prodotti della propria filiera in modo responsabile.
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Questo programma ha già portato delle garanzie all’interno della filiera Findus:
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- surgelazione entro 2,5 ore dal raccolto, mantenendo invariato l’apporto nutrizionale;
- riduzione al minimo dell’impatto ambientale delle attività agricole con gestione responsabile del suolo, dell’acqua e della biodiversità con specifici piani d’azione agricoli;
- certificazione dei prodotti;
- adozione del Codice di Condotta per l’approvvigionamento responsabile del pesce, del pollame e della carne rossa.
Come parte del progetto di sostenibilità, è stata presentata a Expo Milano la campagna iFREEZE per illustrare all’interno di un’area espositiva la portata dello spreco alimentare e il ruolo che il cibo surgelato può avere per ridurlo. Attraverso l’utilizzo di cibi surgelati e congelati si può ridurre lo spreco del 47%, risparmiando 210 Euro ogni anno.
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Serve una nuova ‘intelligenza alimentare’
Qualche giorno fa leggevo un articolo sulle dichiarazioni di Andrea Segré, Professore di Politica agraria internazionale e comprata dell’Università di Bologna e autore di un libro sul valore del cibo, che commentava i recenti dati del Censis (Fonte: Corriere della Sera del 15 luglio 2015). Stando alle statistiche le famiglie italiane stanno rispondendo alla crisi economica riducendo la spesa alimentare. Sarebbe bene non risparmiare, suggerisce il Prof. Segrè, ma sviluppare piuttosto una nuova ‘intelligenza alimentare’ che aiuti nella scelta del cibo e nel suo consumo: mangiare cibi di qualità nutrizionale, non sprecare, non risparmiare a discapito del nutrimento, ma costruire una spesa bilanciata e salutare.
10 Regole contro lo spreco alimentare
Un piccolo trucco
Soprattutto d’estate abbiamo paura ad acquistare prodotti surgelati perché temiamo che i cali di corrente estivi (dovuti a sovraccarichi) possano far scongelare i nostri alimenti. A me è capitato di rientrare in casa, vede che la sveglia collegata alla corrente lampeggiava senza orario, segno che era saltata la luce, ma non potevo sapere quanto il frigorifero fosse stato senza corrente. Se il prodotto si scongela e si congela quando torna la corrente non va bene. Ho scoperto qualche anno fa questo trucchetto che ha molto aumentato la mia fiducia nell’acquisto dei surgelati: mettete due cubetti di ghiaccio in un sacchetto per congelare e lasciatelo nel freezer. Se rientrando a casa vi accorgete che è saltata la luce in vostra assenza, andate a controllare i cubetti nel sacchetto: se sono ancora intatti, la corrente è stata assente per poco infatti non ha scongelato niente. Se invece trovate i cubetti sciolti e ricongelati in un forma diversa, allora il freezer è stato senza corrente troppo a lungo. Nel video mio figlio vi mostra come preparare il sacchetto con i cubetti.
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