Da tempo volevo aprire un conto deposito per i bambini. Finalmente quest’estate sono arrivata a una decisione, dopo aver valutato vari prodotti sul mercato e dal momento che trovavo poche informazioni pratiche in giro per i blog ho deciso di scrivere un post sulla nostra scelta.
Inizialmente avevamo pensato a un libretto di risparmio tradizionale. Io ne ho ricevuto uno in regalo da mia nonna quando ho compiuto dieci anni. Mi è sembrata una bella idea e l’ho voluto rifare con i miei figli.
Le soluzioni che ho trovato sul mercato erano piuttosto costose, quel poco che avrebbero guadagnato con gli interessi lo avrebbero perso in spese e tasse. Ai tempi fu così anche per me. Volevo proporre ai bambini un progetto di risparmio un po’ più interessante. La maggior parte dei prodotti vincola i risparmi fino ai 18 anni del ragazzo. Come logica è giusta, ma se oggi dico a un bambino di 10 anni che ne deve aspettare altri otto per rivedere i suoi risparmi, lui mi risponde che preferisce metterli sotto il materasso e aspettare il permesso di comprarsi un telefono.
Ho escluso i piani di accumulo non trovandone uno con costi accessibili o rate ragionevoli. Abbiamo provato ad aprire un conto senza spese dove versare una piccola somma per gli studi, soluzione che non mi dispiace ma il conto non è rimasto senza spese e non era più vantaggioso.
Intanto il grande ha fatto la prima comunione, sono arrivate delle piccole mance (tantissimo per uno che non aveva niente) e gli abbiamo proposto di dividere il suo bottino in tre: una quota per esaudire i desideri della lista comprandosi quello che voleva, una quota da tenere a disposizione e una per i risparmi. Alla fiera del giocattolo avevo visto la pubblicità del Brucoconto del gruppo Banco Popolare, che era sponsor dell’evento. Vi risparmio la fatica di andare a controllare se questo post ha delle tag o è sponsorizzato: non ne ha perché è proprio esperienza personale sul banco e siccome vorrei che non lo sopprimessero domani lasciando i miei bambini a piedi, ve lo racconto così potete valutarlo.
Il Brucoconto è un libretto di risparmio emesso dalla banca, praticamente un conto deposito per minorenni. Io sono stata in una filiale del Banco Popolare di Lodi. Si apre con i documenti del bambino (carta d’identità e codice fiscale) e quelli dell’adulto che farà i versamenti. Vi chiederanno di fare il primo versamento di 50 euro, mentre per i successivi potete versare non meno di 10 euro. Se volete regalarlo ai vostri nipoti, al figlio di amici, il mio consiglio è di mettervi d’accordo con i genitori e la banca perché passino anche loro allo sportello per depositare la firma.
Questo libretto per bambini ha due caratteristiche che mi sono piaciute:
1. dura fino ai 12 anni d’età, poi si preleva e si chiude, si compra il famoso telefono, oppure si passa al prodotto di fascia successiva;
2. ogni 10 euro versati sul libretto il bambino riceve un adesivo da mettere sulla sua tessera. Ha il libretto ufficiale da presentare ai versamenti ma poi c’è una vera tessera punti colorata in modo da permettere anche ai più piccoli di capire dove sono arrivati. Si incollano i punti e a ogni traguardo si possono scegliere dei premi;
3. il gruppo bancario che lo emette è molto diffuso a Milano e provincia, quindi non avrò difficoltà a fare versamenti anche in altre filiali.
Il primo traguardo è 45 punti, quindi si possono richiedere i premi dopo aver versato 450 euro. I premi sono vari, ci sono diverse scelte per ogni traguardo e cambiano spesso.
I bambini hanno in questo modo i loro obiettivi di risparmio che possono richiedere senza toccare i soldi, devono semplicemente presentare la scheda con i punti incollati.
La prima volta che sono andata a informarmi la persona con cui ho parlato mi ha dato un consiglio che sembrava di parte, ma dopo aver visto cosa succede alla comunione, ho capito che era un consiglio saggio: appena i parenti sanno che il bambino ha un libretto di risparmio saranno ben felici di poter presentare una busta con la mancia. La nonna è felicissima.
Sono andata in banca portandomi anche i bambini, perché volevo che partecipassero a questo momento. Non è certo un evento che segna la vita, ma visto che lo scopo era farli partecipi del loro risparmio non volevo presentarmi a casa con i libretti in mano. Hanno partecipato, hanno ricevuto delle cartellette con il materiale e i loro primi bollini da attaccare.
Ad agosto 2014 il tasso applicato è del 2% fino a 1.200,00 euro di giacenza e dell’1% sugli importi oltre i 1.200,00 euro.
Il nostro progetto di risparmio per i bambini non finisce qui. Adesso mi dedico alla ricerca del prodotto ideale per la fase due: piani di accumulo o polizze assicurative per i loro studi. I consigli sono sempre ben accetti.
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