
Care mamme, siete pronte per la crisi di gennaio? Se avete figli alla scuola materna le educatrici vi avranno già messe in guardia : a gennaio i bambini spesso hanno la crisi del distacco e non vogliono più andare alla scuola materna. A dire il vero anche i bambini che frequentano già la scuola primaria vanno incontro allo stesso rischio: appena tornati dalle vacanze si raccontano come sono andate le feste, i regali ricevuti e poi appena la quotidianità è pronta a metterli nel girone, comparare la fatidica frase: “Non voglio andare a scuola!” Che cosa possiamo fare? Rispondo con un libro, che è il mio consiglio di lettura per questo venerdì.
Di fronte a un bambino svogliato vorremmo prendere la questione con logica e spiegare i vantaggi di frequentare la scuola materna o primaria, ma non sempre i bambini sono disposti a seguire un ragionamento logico. Possiamo aspettare che passi da sola la crisi, limitandoci a rendere più sereni i momenti di riposo a casa, sottolineando le piccole gioie quotidiane quando si verificano.
Come mamma devo ragione a quegli insegnanti che dicono che è l’ambiente tra compagni ad avere più influenza di ogni altro aspetto nella vita scolastica. Soprattutto durante gli anni della scuola materna i bambini sono molto attenti alle relazioni con i coetanei: è una fase della crescita in cui l’amicizia è molto importante. Quando compare la crisi del “Non voglio andare a scuola” passo all’attacco ricordando le belle occasioni insieme agli amichetti che rischiano di perdersi stando a casa. Faccio come la mamma del piccolo protagonista del libro No, no e poi no! scritto da Mireille D’Allancè per Babalibri.
Nel racconto Marco è al suo primo giorno di scuola materna e non ci vuole andare. La mamma non si dilunga in grandi discorsi, gli chiede semplicemente di essere bravo e di aspettarla, che più tardi andrà a prenderlo. Dopo un primo approccio molto timido, il piccolo Marco si lascia coinvolgere dai nuovi compagni tanto che al ritorno della mamma, non vuole più andare via.
Sicuramente sarà utile rileggerlo anche a inizio settembre!
Proprio ieri un amico mi raccontava dei pianti della figlia (frequenta la quarta primaria…) al rientro dalle vacanze natalizie … ed effettivamente il pensiero di dover riprendere il ritmo quotidiano per i bambini può metterli in crisi!!! Ma come in ogni cosa….un pò di Amore aiuta!
Io ho avuto questo problema solo per qualche momento, con un pianto disperato di mio figlio un paio di giorni prima di tornare a scuola dopo le vacanze di Natale perchè si era reso conto che il tempo del riposo stava finendo e non poteva fare niente per fermarlo… ma è durato poco per fortuna…. Tempo fa abbiamo letto un libro su questo stesso argomento ma in quel momento (del pianto disperato) non avevo a disposizione nulla di simile…
Di sicuro non eviterà il piantino quotidiano del Tigre e della Pulcetta, per i quali non è un problema di rientro, ne’ di gennaio, febbraio, marzo…però mi sembra un libro carino da proporre. La Babalibri spesso ci azzecca!