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8 Maggio 2013 by Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI

Come realizzare un vulcano perpetuo

realizzare un vulcano
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vulcano_perpetuo“Mamma, come funziona un vulcano?”
Dai, realizziamone uno! Proviamo a farlo senza aceto e bicarbonato, in modo che ci possiate giocare tante volte!

Se cercate in internet le spiegazioni per realizzare un vulcano, un modellino ovviamente, vi compariranno degli esperimenti con aceto e bicarbonato. E’ una reazione chimica che si esaurisce nel contatto tra i due materiali. Ci sono dei video, istruzioni, a non finire. Io però ne volevo uno magari meno scenografico ma che durasse a lungo.

Abbiamo usato anche noi un principio chimico, prendedolo però dal programma di terza elementare – che è appunto la classe frequentata da mio figlio maggiore. Il nostro vulcano si basa sulla solubilità dei liquidi. Lo avrete visto milioni di volte condendo l’insalata: olio, acqua e aceto non si uniscono in una soluzione omogenea. Sulla base di questo ho realizzato il mio vulcano per bambini piccoli!

Prendete un contenitore di vetro trasparente. Può essere un vasetto stretto e alto, o una bottiglietta da succo di frutta. Attenzione: ci serve il tappo!

Istruzioni:
1. Riempite il contenitore per metà di olio (per questo deve essere piccolo! l’olio per friggere andrà benissimo)
2. aggiungete un quarto di acqua e fate attenzione perchè iniziano a formarsi le bolle tra i due liquidi
3. aggiungete un quarto di aceto rosso (potete aggiungere del colorante rosso se ne avete, ma non è molto economico e per utilizzarne solo qualche goccia lo sconsiglio) – le bolle si colorano di rosso: è il nostro vulcano che si prepara! Non riempitelo fino all’orlo o non si formeranno le bolle.

P1170720

4. Sigillate il tappo con della colla e un giro di nastro isolante.

Adesso dobbiamo vestirlo da vulcano! Se non avete cartoncino colorato, predete un foglio di carta un po’ robusto e coloratelo voi. Noi lo abbiamo fatto così!

vulcano_perpetuo2

Per l’effetto fumo abbiamo tagliuzzato uno di quei sacchetti che si usano al supermercato per frutta e verdura.

Come funziona? Semplice! Lo agitate proprio come si fa con i succhi di frutta prima di berli (ehm…con delicatezza!) e guardate l’effetto delle bollicine colorate che salgono in una finta esplosione. L’effetto non dura molto (per questo non sono riuscita a fotografarlo nemmeno una volta) però almeno non si esaurisce e lo potete lasciare in mano anche ai piccolini. Penso che con una luce sul retro sia proprio perfetto!

Se avete realizzato il vulcano solo con olio e aceto, riciclatelo per condire l’insalata, che i giochi con il cibo sono sempre un po’ un dispiacere.

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Archiviato in: Attività per bambini e ragazzi Tag: libri di esperimenti scientifici

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Commenti

  1. ilmondodici dice

    8 Maggio 2013 alle 7:53

    bello! 🙂
    Per tinger di rosso l’aceto (anzi un bel violaceo intenso e si approfitta anche per vedere gli effetti del “viraggio” da basico a acido) si possono usare il cavolo cappuccio rosso o le barbabietole in stagione (fino a poco fa, ma forse si trovano ancora, o ci sono tutto l’anno quelle sott’olio le prime e i crauti rossi forse in scatola, ottimi in insalata) 🙂 se no un po’ di polvere di paprica quando poi si ha in mente di riciclare come dressing l’esperimento e si lavora su piccolissime dosi 🙂

    Rispondi
    • Daniela dice

      8 Maggio 2013 alle 8:04

      Giusto! Brava, grazie!

      Rispondi
  2. polepole dice

    8 Maggio 2013 alle 15:06

    Bellissimiiiiiisssssssimooo!!! 🙂
    (Mi piace un sacco l’idea di riutilizzarlo per l’insalata, sì!)

    Rispondi
    • Daniela dice

      9 Maggio 2013 alle 6:40

      Poi convinci i bambini che c’è una novità nel menu: insalata vulcanica!

      Rispondi
  3. ilmondodici dice

    9 Maggio 2013 alle 7:53

    Guarda l’insalata vulcanica invece è una grande idea, unisce hands on, riciclo, cura per non sprecare il cibo, esperimenti di scienze, cosa vuoi di più? penso che la proporrò al comitato genitori il prossimo anno (Così mi faccio subito riconoscere… 😉 )

    Rispondi
    • Daniela dice

      9 Maggio 2013 alle 7:58

      Benissimo!

      Rispondi

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