
Il teatro viene proposto ai bambini come spettacolo o come saggio scolastico. In alcuni casi fortunati diventa laboratorio e sono grandi occasioni di crescita. Dimentichiamo per un attimo la parola “teatro” e pensiamo a cosa significa emotivamente anche solo dire il nostro nome ad alta voce di fronte a un gruppo di persone. Quante volte una intonazione cambia il significato di una frase? Quante volte ci chiediamo “cosa gli passa per la testa” e non riescono a dircelo? Questo venerdì il mio consiglio di lettura è “Il teatro bambino” di Anna Valera e Carla Penati – edizioni la meridiana.
Le autrici sono due insegnanti milanesi che raccontano l’esperienza di un laboratorio teatrale con i bambini. Il libro è strutturato come un “diario di bordo”, in cui sono annotati incontro dopo incontro i passi della proposta ai bambini: le poesie lette, l’esercizio fatto insieme, le reazioni dei bambini, i commenti delle insegnanti.
Il punto forte di questo libro è dato proprio da questa struttura che stende un percorso replicabile e offre un valido confronto per chi decide di cimentarsi in un progetto di questo spessore con i bambini.
Sono poche le scuole che offrono un laboratorio teatrale ai bambini. Più facilmente si trova qualche attività negli asili, anche se è nella crescita che il teatro può dare un supporto significativo, per raccontare se stessi e imparare a capire gli altri.
La chiarezza con cui le autrici hanno delineato il percorso in “Il teatro bambino” rendono possibile anche a un genitore inventare giochi e occasioni poco impegnative per sperimentare questo percorso.
Itinerari formativi per l’infanzia
Anna Valera e Carla Penati
edizioni la meridiana
Sicuramente concordo quando scrivi: “è nella crescita che il teatro può dare un supporto significativo, per raccontare se stessi e imparare a capire gli altri.” e spero di poter far fare a mia figlia esperienze del genere. Prendo nota del libro. Ti segnalo che il link che hai lasciato da Paola rimanda ad un errore (forse ti conviene rilinkarti) ciao!
uhh grazie!
Lettura particolare e sicuramente interessante. Se non avessi letto il tuo suggerimento probabilmente questo libri mi sarebbe rimasto sconosciuto a lungo!
Io mi occupo di teatro e pedagogia teatrale anche con i bambini. Non conoscevo questo titolo e gli darò volentieri un’occhiata.
Sono convinta che il teatro sia un’ottima palestra per gestire emozioni e relazioni ad ogni età.
Nel periodo scolastico costituirebbe anche un valido aiuto nello svolgimento dei programmi scolastici e/o nell’approfondimento di temi specifici.
Pur ammirando le insegnanti che cercano di mettere in piedi progetti teatrali con i bambini, credo che non si possa prescindere da una preparazione specifica e/o dalla conduzione/supervisione di un esperto, per tanti motivi.
Buon we,
a presto!
🙂
Molto interessante, potrebbe essere un valido canale per la timidezza di mia figlia, come mi hanno consigliato. A me l’esperienza del teatro fatta a scuola aiuto’ molto verso un’apertura che non credevo possibile. Grazie del suggerimento.
Nella classe della mia canaglietta forse riusciremo ad attivare qualcosa del genere o almeno spero, perchè ci sono bambini con grosse difficoltà relazionali e sono convinta che lavorare sulle emozioni li possa aiutare.
Ciao, Mammozza. Spero che riusciate a farlo e che tu me lo racconti.
Il teatro è salvifico, aiuta ad esprimersi, a superare le paure e a conoscere le emozioni. Bello proporre qualcosa a casa (mi segno questo titolo), per quanto riguarda i corsi: devono essere di qualità e non puntare solo al “saggio” finale.
alessandra
Alessandra, hai toccato un tasto dolente con la parola “saggio” è una delle mie battaglie. Lo leggerai presto. Ciao