E’ iniziata la terza e il nostro ripasso di matematica con i giochi lascia il passo al metodo tradizionale: moltiplicazioni e tabelline in riga. Almeno nei compiti liberi, che la maestra ha dato per esercitarsi a casa, vorrei che mio figlio si rendesse conto da solo dei propri errori correggendo da sé le tabelline. Abbiamo provato ad usare Tubò Pitagorico, il tubo pitagorico e vi spiego perché funziona meglio della tavola pitagorica.
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Imparare le tabelline
Tubò è un tubo giallo con due manopole alle estremità. Ruotando le manopole, cambiano i numeri visualizzati e di conseguenza il risultato della moltiplicazione. Innanzitutto, è così colorato che i bambini lo hanno scambiato subito per un gioco e se matematica e compiti possono fare meno paura io sono molto contenta. Si presenta come uno strumento, esattamente come la tavola pitagorica, però l’idea di girare le manopole sui bambini ha avuto un impatto molto serio: questo è lo strumento che mi serve per correggere da solo!
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Tubò pitagorico
Di giochi e di metodi ne proviamo tanti ma il fine è uno solo: trovare la strategia più simpatica con cui il bambino prende confidenza. Tubò ci è riuscito, forse per l’aspetto giocoso e serio allo stesso tempo, forse perché il risultato è visivamente ben isolato, rispetto a una tavola pitagorica in cui lo si identifica da un incrocio di rette ma rimane sempre il rischio di confondersi. Ha sicuramente dato importanza alle tabelline e voglia di sperimentare, perché girando il tubo si leggono invece i risultati delle divisioni, che lui ancora non ha studiato.
Mi sento di consigliarlo sia a chi deve imparare le tabelline, sia a chi le deve ripassare. Da quando mio figlio lo usa, ha meno paura di sbagliare e si sente meno in balia dei numeri: adesso li può controllare.
Tubò Pitagorico è prodotto da Quercetti e lo trovate nei negozi di giochi.
[…] Qui la testimonianza di una mamma che usa Tubò con la figlia. […]