
“Calcio d’inizio” di Luigi Garlando è sicuramente un titolo che entrerà nella lista dei nostri libri tanto amati.
Il protagonista è Tommaso, un ragazzino di 10 anni, bravissimo a giocare a calcio, ma con la sfortuna di allenarsi in una squadra che, come molte, punta solo alla vittoria, lasciando in panchina buona parte dei bambini e con un allenatore che sprona i giocatori in modo tutt’altro che educativo. Un cuoco molto buffo, Gaston Champignon, propone a Tommaso di formare insieme una nuova squadra con i valori giusti del gioco: la partecipazione di tutti, l’onestà, il rispetto di ogni personalità. Il motto della nuova squadra è “Se ti diverti, hai già vinto”.
In questi giorni di centro estivo, le partite di calcio sono un argomento pomeridiano: vittorie, sconfitte, squadre sbilanciate, falli, ecc. Se avessi di fronte Garlanado lo ringrazierei di aver scritto questo libro perchè non solo dice al posto mio tante verità, ma con la magia dell’immedesimazione nel protagonista ci ha portati a questa scenetta familiare.
(Stavo prendendo il libro per leggerlo al grande prima di andare a dormire)
Lui: “Oggi abbiamo perso 22 – 0 perchè la nostra è una squadra di imbranati. Vogliono giocare a calcio ma non sono capaci. Almeno quando sono andato io in porta abbiamo smesso di prendere goal, però non è giusto: così non vinceremo mai.”
Io: “Il libro che stiamo leggendo è proprio così: la storia di una squadra di imbranati misti ai bravi.”
Lui: “Se è una storia di imbranati, allora perchè la leggiamo?”
Io: “Perchè secondo me Dante e Spillo, da imbranati che erano, si sono impegnati così tanto nell’allenamento che alla fine vincono. Guarda che Tommaso non molla gli amici anche se sono imbranati, anzi li aiuta a migliorare. Forse nelle pagine che ci mancano c’è scritto anche come fanno.”
La mattina dopo è scappato in camera sua dopo la colazione e passando l’ho visto che maneggiava qualcosa sotto le coperte. Ovviamente ha dimenticato tutto lì e quando ho rifatto il letto, ho visto che aveva nascosto il libro per andare avanti da solo a leggerlo.
Nella squadra ci sono anche due giocatrici che sono delle vere ‘peperine’! Il calcio non è solo maschile!
di Luigi Garlando
Mio figlio di 8 anni pur non amando il calcio è un grande appasionato della saga delle cipolline, sono proprio dei bei libri per bambini.
mi sembra proprio un bel modo di affrontare il “problema imbranati”… credo di avere già in mente qualcuno a cui regalarlo!
Grazie della segnalazione.
Per noi è un po’ troppo presto ma sono certa che prima o poi arriverà nella nostra libreria! Anche perchè in casa c’è una consolidata tradizione calcistica e sembra che il piccoletto segua le orme dei suoi zii… L’argomento piacerà di sicuro!
Mi vengono in mente due cose. La prima è che questo libro dovrebbero leggerlo anche i miei alunni (più grandi). E la seconda è a proposito delle squadre di imbranati, ripensando a un vecchio film con Walter Matthau su una imbranatissima (e simpatica) squadra di baseball. In italiano il titolo era: “Che botte se incontri gli Orsi”.
Ottima idea lo sport nei film, uno dei prossimi giorni lo propongo come tema.
Ciao
Ho visto la serie su uno scaffale in biblioteca circondato da bimbi grandicelli che se li litigavano 😀 Da li’ ho capito che dovevano prendere molto.
Per il mio piccolino forse è un po’ presto… Segno e aspetto che cresca un pochino 😀
Un bacione e buona domenica