La maestra ha detto che tutti i bambini dovrebbero “rinforzare le abilità scolastiche” a casa. Già immaginavo mio figlio a fare sollevamento pesi per tenere in mano la matita, poi ho cercato di ricordarmi che quella che ha sei anni non sono io e ho preso mentalmente appunti sulle abilità da sviluppare. Ad esempio…
la memoria e il colpo d’occhio per il conteggio veloce (non stile Rain Man, semplicemente riconoscere tre castagne guardandole e non contandole una per una). La maestra è stata davvero semplice e chiara su questo aspetto: il programma prevede più abilità che nozioni, le nozioni riusciamo a spiegargliele anche se magari un po’ di fretta per i vari limiti della scuola, le abilità possono essere rinforzate anche a casa e sono importantissime perchè – con vari scopi e sviluppi – dovranno affiancare la carriera scolastica dei bambini fino all’università. La memoria servirà sempre, regolare l’impulsività nelle risposte servirà sempre, così come la precisione, la capacità di attenzione nella comunicazione orale, il concetto di ordine temporale (raccontare le cose nella giusta sequenza temporale, piuttosto che darsi una scaletta). Mi piace questa maestra, ha molta esperienza con i bambini e insiste tanto sul metodo.
Abbiamo iniziato questa nostra attività di apprendimento a casa con un gioco e ne cercherò altri per seguire il programma della maestra. Abbiamo riciclato una busta di bicchierini di plastica, che doversamente non avremmo mai usato, e abbiamo realizzato il nostro memory.
Ho stampato le carte da gioco in formato ridotto, perchè anche la maestra le sta usando per il conteggio a colpo d’occhio. Lui le ha ritagliate e incollate nell’interno dei bicchierini. Abbiamo usato le carte perchè ci permettevano di giocare a memory abbinando i numeri uguali (4 di picche e 4 di fiori) ma anche di iniziare a separare le carte con la logica degli insiemi: tutti i rossi, tutti i cuori, tutti i numeri sotto il 5 ecc.
Non c’è nemmeno da chiederlo… la pila più alta non è a mia!
Bravissima la maestra, non c’è che dire… fossero sempre così i compiti a casa! Questo è comunque un esempio da seguire, davvero… diffondiamolo! Raccontaci tutti gli sviluppi…
Anch’io spero che i compiti a casa siano sempre così, però siamo solo al primo anno e forse tutto è adeguato all’età dei bambini.
Il primo sviluppo sono molto orgogliosa di raccontartelo. Siccome la scuola non ha possibilità di acquistare giochi per intrattenere i bambini negli intervalli di pioggia (quando non possono andare in giardino), ci è stato chiesto di portare qualcosa da casa. Il memory con i bicchierini è stata una nostra idea, la maestra aveva suggerito di esercitare la memoria non di fare precisamente un memory. Mio figlio lo ha voltuto portare a scuola perchè ne era molto orgoglioso, abbiamo chiesto se potevano tenerlo tra i giochi della classe (al momento non ne hanno assolutamente) anche se era fatto in casa con materiale di recupero e la maestra non solo lo ha accettato ben volentieri, ma ha detto che suggerirà agli altri bambini di farli con i genitori i giochi da portare anzichè comprarli. “Speriamo sia l’inizio di una nuova era!” mi ha detto la maestra e io lo spero perchè tengo davvero tanto a non fare entrare il consumismo nelle loro teste.
Ho dimenticato di dirti che anch’io contribuirò alla diffusione di questa bella esperienza, segnalando il tuo post sul mio blog fra qualche giorno (penso il primo di novembre)
Grazie, grazie e ancora grazie…anche a Palmy per averti segnalata. Purtroppo non ho ancora conosciuto maestre così.
Come mamma faccio del mio meglio e cerco di documentarmi, per questo apprezzo tanto i blog come il tuo.
Grazie. Se leggendo il blog, ti viene in mente qualche idea che hai sperimentato, scrivicela!
Ciao